Skip to main content

18'000 lavoratori edili hanno manifestato

a Zurigo il 23 giugno 2018

manifestazione dei lavoratori edili, 23 giugno 2018

Intervento di Guido Schluep, responsabile del ramo professionale Edilizia Syna

«Sono sopraffatto nel constatare quanti di voi si sono riuniti oggi qui per dire agli impresari-costruttori: signori miei, così non va!

Perché l’edilizia è in piena espansione, i libri delle commesse sono pieni e i fatturati fanno segnare cifre da record da ormai sei anni. E quando l’edilizia è in espansione, significa che pure i profitti degli impresari-costruttori crescono! Ma vuol anche dire che voi lavoratori siete costretti a produrre di più in tempi sempre più stretti; e così cresce anche il rischio di malattie e infortuni. Ciò nonostante, da ben quattro anni gli impresari-costruttori rifiutano qualsiasi aumento salariale.

E si lagnano, care colleghe, cari colleghi.

  • Si lagnano e vogliono peggiorare ulteriormente le vostre condizioni salariali e di lavoro.
  • Si lagnano e mettono in discussione gli stipendi dei lavoratori più anziani.
  • Si lagnano e vogliono farvi lavorare ancora più a lungo.
  • Si lagnano e intendono risanare il PEAN unicamente sulle vostre spalle, tagliando le prestazioni: significa che dovrete o lavorare fino a 62 anni, oppure accettare rendite più magre.

Le lamentele ci accompagnano anche nelle trattative attualmente in corso. Al momento stiamo rinegoziando per voi il contratto nazionale mantello, che scadrà alla fine di quest’anno. E se non troveremo una soluzione, i vostri salari, le vostre vacanze e i vostri orari di lavoro saranno a rischio. Il CNM vi protegge e, a differenza degli impresari-costruttori, noi vogliamo migliorarlo per tutti voi. Per i prossimi anni abbiamo bisogno di un contratto nazionale forte, e oggi siamo tutti qui per ribadirlo.

Ecco perché durante le trattative rivendichiamo:

  • impieghi sicuri grazie a una riduzione del lavoro temporaneo e a cottimo,
  • una protezione migliore degli edili più anziani in caso di licenziamento, affinché non vengano gettati in mezzo alla strada prima di avere maturato il diritto alla pensione FAR,
  • una protezione migliore in caso di intemperie per voi che quotidianamente lavorate col freddo, col vento e con la pioggia e, in estate, sotto i raggi cocenti del sole,
  • e, non da ultimo, dopo quattro anni di gelo esigiamo finalmente un aumento dignitoso dei salari pari a 150 franchi!

Perché è ora che anche voi partecipiate ai profitti. Purtroppo, al momento gli impresari-costruttori comprendono una sola lingua di negoziazione: la pressione di voi operai edili. Già nel 2002 abbiamo combattuto con uno sciopero per la pensione FAR a 60 anni. Tra il 2007 e il 2008 siamo riusciti ad impedire una disgregazione del CNM soltanto grazie ad una dura azione sociale, e nel 2015 il FAR ha potuto essere garantito solamente all’alba di tre giorni di sciopero.

Stimate colleghe, stimati colleghi, sui cantieri si incontra però anche un numero crescente di lavoratori a cottimo (e sempre più sub-cottimisti) e di subappaltatori. Ma per il settore della costruzione questa non è una soluzione! Se il lavoro a cottimo continuerà ad aumentare, allora care colleghe, cari colleghi è chiaro che ciò avverrà a scapito della salute di molti. Un’altra conseguenza della crescita del regime a cottimo è un’attenzione ridotta per la sicurezza sul lavoro e un incremento degli infortuni. E poi cosa resta a un muratore se, a causa del lavoro a cottimo, non riesce più nemmeno a tirare su un muro? Vogliamo che rimaniate in salute e che non dobbiate rovinarvi ancora di più con un lavoro già di per sé molto duro! Lo stesso dicasi per l’impiego di personale temporaneo. Nella costruzione i lavoratori temporanei sono sempre esposti ad un rischio d’infortunio accresciuto, e noi non vogliamo che vengano sfruttati dagli impresari-costruttori come semplice manodopera manovrabile a piacimento! Quando l’edilizia è in piena espansione, quando – come attualmente! – la situazione sul fronte delle commesse è ottima, quando i ricavi sono propizi e gli impresari-costruttori guadagnano molti soldi – allora i dipendenti devono beneficiare di un impiego fisso!

Stimate colleghe, stimati colleghi, ora più che mai dobbiamo rimanere compatti. Giacché gli impresari-costruttori devono comprendere che per il momento marciamo insieme per le vie di Zurigo; ma se continueranno a fare ostruzionismo, allora insieme ci fermeremo sui cantieri di tutto il Paese.»

Negoziamo...

A fine 2018 giungerà a scadenza il nostro contratto nazionale mantello (CNM), che regola i salari e le condizioni di lavoro sui cantieri.
Stiamo negoziando un nuovo contratto – nel tuo interesse!


Chiediamo...

  • Un aumento salariale di 150 franchi! Perché devi affrontare una mole crescente di lavoro in tempi sempre più brevi.
  • Migliore protezione dal licenziamento per gli edili più anziani!
  • Provvedimenti contro il dumping salariale! Per tutelare le imprese oneste e il loro personale.
  • Migliore protezione e garanzie salariali in caso di intemperie!

Il tuo capo esige...

  • Orari di lavoro (ancora) più flessibili – fino a 50 ore settimanali!
  • Salari più bassi per i colleghi più anziani.

FAR/PEAN: insieme dobbiamo...

... risanare nuovamente il pensionamento anticipato (PEAN) in vista del collocamento a riposo della generazione del baby boom – contro ogni previsione degli esperti consultivi.

Syna propone un risanamento sostenibile per tutte le parti.
Ma gli impresari-costruttori vogliono far lavorare di più tutti i futuri pensionati PEAN e mandarli a riposo con una rendita di vecchiaia più magra.

Non possiamo tollerarlo.
Insieme abbiamo lottato per il PEAN e
insieme lo difenderemo!

Attualità edilizia principale

12.04.2024

I lavoratori edili sono delusi e in collera. Lo scorso anno l'edilizia principale è stata uno dei pochi rami professionali in cui i datori di lavoro si sono rifiutati di accordare aumenti salariali generali. Lo studio sui salari condotto dai sindacati Unia e Syna mostra che a seguito di questo rifiuto, nel 2024 quasi la metà dei lavoratori edili in tutto il paese non ha ricevuto alcun aumento salariale. I salari reali di questi edili sono diminuiti di oltre il 2% nonostante il loro duro lavoro e l'ottimo andamento dell'edilizia. Non stupisce pertanto che l'edilizia debba fare i conti con una carenza di personale più grave rispetto ad altri rami professionali. In vista delle trattative autunnali i lavoratori edili rivendicano un significativo aumento dei salari reali.

19.05.2023

Che anno, il 2023! Non è solo l'anno dell'anniversario di Syna, ma anche il ventesimo compleanno della Fondazione PEAN. Breve retrospettiva di una storia ricca di eventi.

19.05.2023

Gerardo Restaino lavora nella costruzione da 42 anni e da 36 anni è iscritto al sindacato. In questo breve ritratto racconta in che modo il sindacato lo ha accompagnato nel corso di tutti questi anni.

12.04.2024

I lavoratori edili sono delusi e in collera. Lo scorso anno l'edilizia principale è stata uno dei pochi rami professionali in cui i datori di lavoro si sono rifiutati di accordare aumenti salariali generali. Lo studio sui salari condotto dai sindacati Unia e Syna mostra che a seguito di questo rifiuto, nel 2024 quasi la metà dei lavoratori edili in tutto il paese non ha ricevuto alcun aumento salariale. I salari reali di questi edili sono diminuiti di oltre il 2% nonostante il loro duro lavoro e l'ottimo andamento dell'edilizia. Non stupisce pertanto che l'edilizia debba fare i conti con una carenza di personale più grave rispetto ad altri rami professionali. In vista delle trattative autunnali i lavoratori edili rivendicano un significativo aumento dei salari reali.

19.05.2023

Che anno, il 2023! Non è solo l'anno dell'anniversario di Syna, ma anche il ventesimo compleanno della Fondazione PEAN. Breve retrospettiva di una storia ricca di eventi.

19.05.2023

Gerardo Restaino lavora nella costruzione da 42 anni e da 36 anni è iscritto al sindacato. In questo breve ritratto racconta in che modo il sindacato lo ha accompagnato nel corso di tutti questi anni.

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.

Maggiori informazioni Rifiuta Ok