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Edilizia: una professione attrattiva?

All'inizio di aprile, il presidente della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori ha ricevuto una lettera aperta nella quale i cofirmatari Syna, organizzazione dei lavoratori Quadri dell'Edilizia Svizzera e Unia sollecitano la SSIC affinché la professione di capo muratore venga rapidamente rivalutata. Infatti, si sta delineando un'acuta carenza di lavoratori qualificati. 

I capi muratori devono assumere sempre più compiti e non c'è sgravio in vista, anzi. Ecco perché un numero crescente di edili in questa posizione abbandona la professione. Se è vero che la SSIC ha riconosciuto l'urgenza di fare qualcosa per contrastare questa situazione precaria lanciando, l'anno scorso, il Masterplan «Formazione professionale SSIC 2030» (che mira, fra le altre cose, a migliorare l'attrattiva della professione attraverso una formazione più efficiente), noi ci chiediamo: è davvero il modo migliore per lottare alla base contro la carenza di lavoratori qualificati? Syna ritiene che una migliore formazione del personale di cantiere non sia sufficiente per rendere più attrattiva la professione. 

Senza giovani leve, niente quadri

Nei prossimi 10-15 anni, la metà delle posizioni di capo muratore dovrà essere rioccupata a causa del pensionamento dei baby boomer. A peggiorare le cose, sempre meno giovani scelgono la professione di edile. Questi due fattori creano una miscela esplosiva che minaccia seriamente l'avvenire del settore.

Aumentare l'attrattiva 

Accanto alla revisione della formazione di base, Syna chiede quindi anche e soprattutto condizioni di lavoro più attrattive attraverso un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata, periodi di riposo più lunghi, migliore sicurezza del lavoro, una migliore distribuzione delle responsabilità dei quadri e, non da ultimo, migliori condizioni di lavoro mediante adeguamenti salariali. 

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