In autunno saremo probabilmente chiamati alle urne per esprimerci sul congedo di paternità. Occorre quindi tutto il nostro impegno per far uscire dalla preistoria i padri e le loro famiglie.
Quando lo scorso autunno il Parlamento federale ha approvato un congedo di paternità di 2 settimane, la gioia era immensa: la nostra iniziativa popolare aveva esplicato l'effetto desiderato! Anche in Svizzera i padri dovrebbero avere la possibilità di condividere con i loro figli i primi, importantissimi giorni di vita.
Se è pur vero che le 4 settimane che avevamo chiesto non sono passate, abbiamo comunque accettato il compromesso parlamentare e ritirato l'iniziativa. Perché questo primo passo è importante, e perché vogliamo subito un congedo di paternità.
La maggioranza vuole il congedo di paternità
Purtroppo, contro questo piccolo e modesto passo per le nostre famiglie è stato lanciato il referendum. Un comitato vuole che la Svizzera non abbia né un congedo di paternità, né un congedo parentale. E così andremo alle urne.
Siamo convinti che le nostre argomentazioni sapranno convincere anche le elettrici e gli elettori. Un sondaggio ha dimostrato che la stragrande maggioranza della popolazione vuole il congedo di paternità. Subito!
I prossimi passi
La campagna di voto prenderà il via probabilmente a giugno. Saranno prodotte delle bandiere con le quali tutti potranno mostrare il loro sostegno al congedo di paternità. Ci saranno anche eventi pubblici e naturalmente informazioni continue online.
Dopo le vacanze estive prenderà il via la «fase calda» della campagna. Sarà necessario l'impegno di tutti per le azioni nelle strade, nei quartieri e durante gli eventi.
Contiamo anche sul vostro sostegno – e vi terremo aggiornati attraverso la nostra rivista!