Di Syna su 14.10.2022
Categoria: Rivista Syna

Anno dopo anno Novartis licenzia in blocco

In tutta Europa saranno tagliati 8000 impieghi: questa mossa dell'azienda farmaceutica Novartis non ha suscitato scalpore e sconcerto solo tra i sindacati in Svizzera, ma anche a livello europeo.

Novartis prevede di tagliare 8000 posti di lavoro in tutta Europa – ma non per fronteggiare una crisi aziendale: per l'ennesima volta, il gruppo industriale giustifica un simile passo con un riorientamento strategico e l'obiettivo di aumentare al 40 per cento (!) il margine di guadagno. Pare proprio che gli azionisti non si accontentino degli attuali profitti miliardari.

In Svizzera Novartis ha già operato licenziamenti collettivi nel 2017 e nel 2018, con ripercussioni particolarmente pesanti per i siti di produzione. La ghigliottina sta ora falciando i livelli dirigenziali e le posizioni amministrative. Sempre più spesso si decide di rifuggire gli alti livelli salariali della Svizzera e assumere manodopera più economica all'estero. La soddisfazione degli azionisti sembra essere più importante del destino delle lavoratrici e dei lavoratori abbandonati a se stessi.

Per porvi un freno, industriAll Europe ha organizzato uno scambio con tutti i sindacati coinvolti. Novartis non vuole i sindacati al tavolo dei negoziati e non fornisce informazioni sufficienti su ciò che sta accadendo. Syna e i partner europei si stanno prodigando per cambiare le cose e non mollano la presa. Da parte di Novartis deve finalmente esserci più trasparenza e un dialogo vero. Solo così i sindacati potranno difendere le preoccupazioni dei dipendenti Novartis con il vigore che meritano.

Messaggi correlati