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Risoluzione Syna: Formazione – stesse opportunità per tutti!

Sul mercato occupazionale elvetico i lavoratori stranieri sono discriminati. Ad esempio perché le competenze professionali acquisite all'estero non vengono riconosciute in Svizzera, il che limita le loro opportunità di carriera o li svantaggia nella ricerca di un posto di lavoro o di apprendistato. È la conclusione alla quale giunge la commissione nazionale Syna della migrazione.

Il riconoscimento dei diplomi professionali esteri è difficile e oneroso. Soprattutto per gli adulti, non è facile assolvere un apprendistato triennale parallelamente al lavoro e tornare sui banchi di scuola. Non tutti i Cantoni offrono formazioni modulari né accettano prestazioni formative precedenti ai fini dell'ottenimento di un attestato federale di capacità (AFC) o di un certificato federale di formazione pratica (CFP). E poi ci sono gli elevati costi diretti e indiretti, ad esempio se sussistono ancora obblighi di mantenimento. Parte delle consulenze per la formazione e la carriera professionale è a pagamento e farsi riconoscere prestazioni formative acquisite in precedenza può facilmente costare diverse migliaia di franchi.

Per di più, non tutti i dipendenti vengono incoraggiati dai datori di lavoro. Eppure sarebbe fondamentale: infatti, la disoccupazione colpisce le persone prive di formazione post-obbligatoria in misura molto superiore (9,6% delle persone attive straniere non qualificate contro il 3,3% delle persone attive svizzere con diploma di livello secondario II). La loro occupazione è altresì soggetta a notevoli fluttuazioni dovute alle crisi economiche.

L'accesso alla formazione continua e al perfezionamento è fonte di discriminazione e svantaggi: spesso sono proprio i migranti, i dipendenti a tempo parziale (fra cui molte donne), i lavoratori più anziani e quelli scarsamente qualificati a rimanere a mani vuote. Una situazione particolarmente irriguardosa nei rami professionali che dispongono di un fondo per la formazione che i dipendenti rimpinguano con i contributi dedotti dal loro stipendio!

In generale la disoccupazione colpisce maggiormente e più frequentemente i lavoratori scarsamente qualificati rispetto ai lavoratori meglio qualificati. Le nostre richieste non riguardano solamente i lavoratori migranti, bensì tutte le persone attive con esigenze di formazione e perfezionamento!

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