Ristorazione: i salari devono aumentare!
I datori di lavoro hanno sospeso le trattative per il nuovo contratto collettivo di lavoro dell'industria alberghiera e della ristorazione (CCNL). Non c'è consenso nemmeno sull'aumento dei salari minimi, ma Syna non demorde.
Dall'inizio dell'anno Syna sta negoziando con le parti sociali il nuovo CCNL che dovrà entrare in vigore nel 2021. Qualche settimana fa Gastrosuisse, uno dei tre rappresentanti dei datori di lavoro, ha abbandonato di punto in bianco il tavolo delle trattative, pretendendo che i sindacati non sostengano i salari minimi fissati in un numero crescente di Cantoni, poiché in parte superiori ai salari minimi del CCNL.
Non vogliamo lavoratori poveri nel settore!
Il fatto è che a molti dipendenti il salario minimo cantonale garantisce il minimo vitale. Non è ammissibile che una persona che lavora a tempo pieno non riesca a finanziare il proprio sostentamento; per i soci Syna è lampante. E i funzionari Syna accolgono questa posizione come mandato da concretizzare anche nei Cantoni.
A decidere sarà il tribunale
Syna esige che la perdurante situazione positiva in questo ramo professionale venga subito trasferita ai dipendenti. Perché, è risaputo, l'industria alberghiera e della ristorazione continua ad essere un settore a bassa rimunerazione.
Poiché le parti sociali non sono riuscite ad accordarsi su una soluzione per aumentare i salari minimi, la decisione spetterà a un tribunale arbitrale, che sentenzierà presumibilmente entro la fine dell'autunno.
Informazioni
Claudia Stöckli, segretaria centrale Industria alberghiera e della ristorazione
