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I lavoratori edili sono delusi e in collera. Lo scorso anno l'edilizia principale è stata uno dei pochi rami professionali in cui i datori di lavoro si sono rifiutati di accordare aumenti salariali generali. Lo studio sui salari condotto dai sindacati Unia e Syna mostra che a seguito di questo rifiuto, nel 2024 quasi la metà dei lavoratori edili in tutto il paese non ha ricevuto alcun aumento salariale. I salari reali di questi edili sono diminuiti di oltre il 2% nonostante il loro duro lavoro e l'ottimo andamento dell'edilizia. Non stupisce pertanto che l'edilizia debba fare i conti con una carenza di personale più grave rispetto ad altri rami professionali. In vista delle trattative autunnali i lavoratori edili rivendicano un significativo aumento dei salari reali.

Nonostante la crisi pandemica, i cambiamenti climatici e la guerra in Ucraina, l'economia Svizzera continua ad essere sorprendentemente in salute. La disoccupazione è bassa e molti settori segnano una forte penuria di manodopera qualificata. Parallelamente, i prezzi aumentano ovunque, così come le pigioni e i premi di cassa malati. I salari necessitano quindi di adeguamenti. Ecco una panoramica dei risultati ottenuti in vari settori nelle recenti trattative salariali.

Le trattative salariali con Fenaco sono nuovamente fallite. La proposta di un aumento della massa salariale del 2.04% (con una quota dell'1.2% a titolo generale) non basta a compensare la perdita di potere d'acquisto e la necessità di recupero degli ultimi anni. Dopo aver consultato le lavoratrici e i lavoratori, i sindacati Syna e Unia e le commissioni del personale respingono il risultato negoziale. Accolgono tuttavia con favore il cambiamento di paradigma in atto presso Fenaco, che è finalmente disposta a concedere di nuovo aumenti salariali a titolo generale.

La Società degli impresari costruttori (SSIC) è responsabile per l'unico nulla di fatto di questo autunno salariale! La direzione della SSIC aveva interrotto unilateralmente le trattative salariali con i sindacati, senza avanzare alcuna proposta. I delegati degli impresari costruttori hanno ora confermato l'atteggiamento intransigente dei vertici della loro società. Per gran parte dei lavoratori edili questa decisione si traduce in un'ulteriore riduzione dei salari reali. Al cospetto dell'attuale rincaro elevato, in termini reali gli edili guadagnano il 4% in meno rispetto al 2020.

Dopo intense trattative, le parti sociali si sono accordate su un nuovo contratto collettivo di lavoro per il prestito di personale per i prossimi quattro anni. Esso prevede salari minimi più alti (+3,2 % nel 2024) con una compensazione automatica dell'inflazione per i prossimi anni. Le parti sociali chiedono che il contratto collettivo di lavoro, rilevante nel contesto delle misure complementari, sia nuovamente dichiarato d'obbligatorietà generale dal Consiglio federale, affinché possa continuare a fornire un importante contributo alla tutela delle condizioni salariali e di lavoro in Svizzera.

Il Contratto collettivo di lavoro (CCL) dei negozi delle stazioni di servizio è stato per la prima volta rinegoziato dalle parti sociali. Dopo una lunga procedura per ottenere l'obbligatorietà generale, il CCL entrerà in vigore il 1° novembre 2023. Il nuovo CCL apporta miglioramenti in materia di salari minimi – anche in Ticino dove sono stati introdotti salari minimi obbligatori – in materia di pianificazione del lavoro, di conciliabilità tra vita privata e professionale e di sicurezza sul lavoro.

Le trattative salariali per il 2024 tra le parti sociali Syna/OCST, Unia, l'Associazione degli impiegati Coop (AIC), la Società degli impiegati del commercio Svizzera e Coop Svizzera si sono concluse con successo. Le collaboratrici e i collaboratori con un salario fino a CHF 4800.– ricevono un aumento generale del salario di CHF 140.– (circa il 3%), quindi la piena compensazione del rincaro. In tal modo viene recuperata anche la perdita dello scorso anno. La massa salariale viene aumentata complessivamente del 2,2%. Al contempo Coop aumenta in misura significativa i propri salari minimi.. 

Nel mese di luglio, le parti sociali del settore alberghiero e della ristorazione hanno raggiunto un accordo sui salari minimi per il 2024, che saranno aumentati rispetto all'anno precedente, in linea con le previsioni di rincaro di settembre 2023, e di ulteriori 5 franchi al mese in termini reali per ogni livello di salario minimo. In base ai dati del SECO, ora disponibili, sono stati calcolati i salari minimi definitivi per il 2024. Le parti sociali hanno richiesto al Consiglio federale la proroga dell'obbligatorietà generale del CCNL sino a fine 2024. 

Basta una breve ricerca sul sito web della Segreteria di Stato dell'economia SECO per scoprire che l'economia svizzera è in buona salute. Il prodotto interno lordo cresce, la bilancia commerciale è positiva, la disoccupazione è del 2,3 per cento e gli azionisti dello SMI si sono intascati 52 miliardi di franchi di dividendi. Ciò corrisponde a un rendimento medio del 3,1 per cento, che tra l'altro è nettamente superiore alla remunerazione del nostro secondo pilastro.