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Stress ed esaurimento: La salute non è negoziabile!

Sempre più in fretta, sempre di più, sempre più a lungo. Da diversi anni le lavoratrici e i lavoratori subiscono un lento, ma inesorabile aumento dello stress legato al lavoro. Sempre più dipendenti sono esausti. È quindi urgente adottare delle contromisure per proteggere la salute dei lavoratori.

Lo stress nuoce alla salute delle lavoratrici e dei lavoratori e si manifesta in molti modi: dal mal di schiena ai disturbi del sonno, alla depressione da esaurimento. Ormai la metà delle nuove rendite AI ha origini psichiche e gli studi dimostrano chiaramente che le cause sono spesso riconducibili ai processi e all'organizzazione del lavoro.

Flessibilizzazione come fattore di stress

Nell'ultimo decennio le esigenze di flessibilità sono aumentate in modo significativo e si cerca viepiù di trasferire al personale il rischio imprenditoriale. Dal 2020, il numero di lavoratrici e lavoratori su chiamata è passato da 100'000 a 300'000. Per queste persone significa non sapere all'inizio del mese quanto lavoreranno e quanto ci sarà in busta paga a fine mese.

I settori della vendita, della ristorazione o dell'assistenza presentano un altro sviluppo svantaggioso per i dipendenti, con giornate di lavoro suddivise in più blocchi e quindi infinitamente lunghe. Una pratica ben nota alla segretaria centrale Migmar Dhakyel, anche nel mestiere di parrucchiere: «I dipendenti lavorano sempre più spesso dalla mattina presto alla sera tardi. Per non lavorare troppe ore, hanno ad esempio due ore libere a pranzo. È difficile utilizzare questo tempo in modo proficuo e spesso si rimane seduti da qualche parte a ciondolare nell'attesa di riprendere il lavoro. Così è impossibile staccare la spina e riposarsi davvero».

Digitalizzazione come fattore di stress

La digitalizzazione impatta la vita lavorativa in diversi modi. Nell'industria spicca soprattutto l'aumento dei ritmi di lavoro, mentre nel settore dei servizi è il carico di lavoro ad essere sempre più elevato: servire in cassa, riempire gli scaffali e nel contempo tenere d'occhio le casse automatiche… Le nuove piattaforme digitali relegano le lavoratrici e i lavoratori a condizioni sfruttamento, soprattutto per i tassisti e il personale addetto alle pulizie: non c'è un rapporto di lavoro chiaro, né un'assicurazione contro gli infortuni, la malattia o la disoccupazione, né contributi nel secondo pilastro. Il finto lavoro autonomo, poi, è spesso correlato a retribuzioni precarie.

Per quanto i problemi possano essere diversi a seconda del settore, gli effetti sono i medesimi: le attività e i tempi considerati non produttivi vengono deliberatamente ridotti o esternalizzati. «Consultarsi con un collega, scambiare quattro parole con un paziente, consigliare una cliente: dall'edilizia alla vendita, fino alle cure, è divenuto praticamente impossibile!» così Migmar Dhakyel descrive la quotidianità del lavoro scandito dall'efficienza a tutti i costi.

Proteggere la salute dei lavoratori

Il crescente stress minaccia la salute sia fisica sia psichica delle lavoratrici e dei lavoratori. La società non dovrebbe sostenere il costo dell'incapacità dei datori di lavoro di prendersi cura della salute dei propri dipendenti. La posizione ufficiale della nostra organizzazione mantello Travail.Suisse illustra le svariate misure da adottare per tutelare adeguatamente la salute delle lavoratrici e dei lavoratori.

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