Skip to main content

Un infortunio o una malattia possono comportare un'assenza prolungata dal lavoro. A volte la situazione può precipitare anche sotto il profilo finanziario. Come è disciplinato il pagamento continuato del salario?

Il buonsenso vuole che le visite mediche vengano fissate, se possibile, nel tempo libero. Tuttavia, soprattutto i dipendenti a tempo pieno non sempre ne hanno la possibilità. In particolare per gli esami eseguiti da specialisti in una clinica, spesso il giorno e l'ora non possono essere scelti tanto liberamente. 

Lo scopo delle ferie è quello di consentire ai dipendenti di recuperare dalle fatiche del lavoro e riposarsi. Eventi non imputabili al lavoratore, come una malattia o un infortunio, possono impedirlo e quindi dare luogo a una richiesta di rifusione dei giorni di vacanza. 

Siamo a primavera, stagione in cui le allieve e gli allievi all'ultimo anno di scolarità obbligatoria si mettono alla ricerca di un posto di apprendistato. Rispetto a un rapporto di impiego, il rapporto di apprendistato ha tutta una serie di particolarità che vanno osservate per garantire che nulla ostacoli il successo del periodo di formazione professionale.

Nella maggior parte dei contratti di lavoro odierni, l'orario di lavoro dei dipendenti è specificato con un numero di ore settimanali. Per i lavori a tempo pieno, di solito si tratta di circa 42 ore. Se in una settimana si lavora più o meno delle 42 ore concordate, ne risulta un deficit o un surplus nella durata del lavoro. L'articolo 324 del Codice delle obbligazioni prevede che il datore di lavoro debba comunque pagare l'intero salario ai dipendenti che non può impiegare a sufficienza a causa di una carenza di ordini. In questo caso il datore di lavoro è in mora e il dipendente non può essere obbligato a recuperare le ore perse. A meno che non sia stato concordato diversamente, le ore di lavoro supplementari devono essere compensate con tempo libero di pari durata o pagate con il salario normale con un supplemento del 25%.

Durante la gravidanza, le donne con un contratto di lavoro a tempo indeterminato sono tutelate dal licenziamento. Dovrebbero saperlo tutti, eppure accade regolarmente che un datore di lavoro tenti di cessare il rapporto di lavoro con una dipendente in dolce attesa.

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.

Maggiori informazioni Rifiuta Ok