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Sondaggio: il mio lavoro, il mio avvenire?

Che cosa è importante affinché il tuo lavoro sia anche il tuo avvenire? Partecipa al sondaggio – e con un po' di fortuna potresti anche vincere 200 franchi!
Lucia T. è impiegata al 50 percento presso un'edicola. Per molto tempo non ha badato agli orari di lavoro irregolari, ma da quando nel punto vendita una partenza non è stata rimpiazzata, lo stress è in aumento. Non c'è più tempo per le pause e i piani di lavoro vengono comunicati con preavvisi sempre più brevi. Lucia è preoccupata perché non riesce a programmare praticamente più nulla con la famiglia. Da qualche settimana è pure impiegata come ausiliaria in un'altra filiale. Poiché il tempo di spostamento alla filiale le viene dedotto dal tempo di lavoro, si è lamentata con il capo. Ma secondo lui, se non accetta il lavoro nella seconda sede, alla fine del mese avrà semplicemente meno ore in busta paga. Lucia è alquanto disorientata ...
Mila R. è giunta in Svizzera dalla Serbia con il marito dieci anni fa. Disegnatrice edile qualificata, in patria lavorava come formatrice. Le lacune linguistiche le hanno però impedito di trovare in Svizzera un impiego consono alle sue capacità. Oggi Mila lavora nel dipartimento AVOR di un'impresa metalmeccanica di medie dimensioni, che però prevede di spostare la produzione all'estero entro tre anni al massimo. I collaboratori qualificati potranno sicuramente rimanere nell'impresa, è stato comunicato nell'ultimo incontro con il personale. Ma Mila è incerta: un perfezionamento professionale non se l'è mai potuto permettere, e in Svizzera la sua formazione non è riconosciuta. Fra tre anni teme di rimanere senza impiego …
Massimo F. è fedele all'azienda, una grande falegnameria, da oltre 25 anni. Ha seguito regolarmente corsi di formazione continua e oggi è caposquadra. A causa di problemi alla schiena, lo scorso anno è stato inabile al lavoro per alcune settimane. In azienda è molto apprezzato, ma ha percepito che le sue assenze hanno causato una pressione di lavoro che ha creato difficoltà ai suoi superiori. Questo problema di salute lo preoccupa parecchio: a 52 anni si ritrova spesso a riflettere su un possibile riorientamento professionale, magari in un campo meno stressante. Ma teme di non trovare un altro impiego. Conosce anche lui lavoratori in là con gli anni diventati inutili per il mondo del lavoro …


Le storie di Lucia, Mila e Massimo sono inventate – ma nelle nostre attività sindacali i problemi descritti li incontriamo quasi quotidianamente. Il mondo del lavoro sta mutando. Le nuove modalità di comunicazione, la globalizzazione e la digitalizzazione offrono numerose opportunità all'economia, ai datori di lavoro e ai lavoratori, ma per molte persone questi cambiamenti sono soprattutto fonte di incertezza:

  • possiamo disporre sempre meno del nostro tempo di lavoro e lavoriamo in maniera sempre più flessibile. A farne le spese sono il tempo libero, la vita di famiglia e la salute;
  • per rimanere competitivi nel mondo del lavoro dobbiamo perfezionarci. Ma non è sempre così semplice, perché i datori di lavoro mettono a disposizione poco tempo e mezzi;
  • molte persone temono di perdere il lavoro a causa delle ristrutturazioni. E chi non può più lavorare, può fare sempre meno affidamento sulle assicurazioni sociali.

Anche la tua opinione è importante! Partecipa al nostro grande sondaggio e dicci che cosa ritieni essenziale riguardo al tuo lavoro! In vista del Congresso 2018, aiutaci a stilare un elenco di rivendicazioni concrete ed efficaci per il lavoro del futuro – per i nostri affiliati, per te!  

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