La Federazione svizzera dei sordi è un'organizzazione mantello attiva a livello nazionale che dal 1946 si impegna per i diritti delle persone con problemi d'udito. In tutta la Svizzera sono circa un milione le persone con una disabilità uditiva, di cui circa 10 000 sono sorde. Molti risultati sono già stati conseguiti, soprattutto dagli anni '80, tuttavia resta ancora molto da fare per raggiungere l'effettiva parità di diritti per le persone sorde e deboli di udito.
All'odierna giornata di sciopero delle donne, Syna lancia un appello a mostrare solidarietà con le donne di tutto Paese e a scendere con loro in piazza per inviare un segnale forte contro l'ingiusta revisione dell'AVS: la fallimentare proposta di riforma non migliorerà la già precaria situazione di molte donne nella vecchiaia. Al contrario: la riforma consolida la posizione svantaggiata delle donne e assicura il finanziamento dell'AVS solo per un breve periodo.
Linda Rosenkranz è attualmente coinvolta nel sindacato Syna in ben tre modi: non solo lavora per la nostra organizzazione mantello Travail.Suisse, ma è anche socio Syna. E in entrambe le funzioni rappresenterà i nostri interessi alla sessione delle donne* di Berna.
Tredicesima mensilità, pause garantite, un salario sufficiente per vivere: per molti lavoratori e lavoratrici impiegati nel settore dei servizi tutto questo non è affatto scontato. A tutt'oggi, centinaia di migliaia di dipendenti (soprattutto donne) sono ancora intrappolati in condizioni d'impiego precarie. Il sindacato Syna esorta ad essere solidali con queste donne. Il 14 giugno 2021, nella giornata dello sciopero delle donne*, lanceremo tutti insieme un segnale forte contro condizioni di lavoro indegne.
Silvia Kiener è un'impiegata del commercio al dettaglio 60enne. Con un divorzio alle spalle e dieci anni come madre e casalinga, doveva trovare assolutamente un'occupazione per mantenere se stessa e suo figlio. All'epoca ottenne un lavoro a tempo parziale in una panetteria. Da tredici anni, invece, lavora a tempo pieno nella vendita.
Nella sua ancor breve carriera professionale, Aurore Schulz ha già vissuto molte vicende diverse. Al termine dell'apprendistato di commercio, attraverso il settore del turismo è approdata all'industria alberghiera. Ciò di cui sente maggiormente la mancanza nel suo lavoro è la considerazione e la coesione.
Quando pensiamo alla classe lavoratrice, pensiamo subito a un operaio che aziona una macchina in una fabbrica. Già: è proprio qui che è iniziata la storia dei sindacati oltre due secoli fa! Da allora, il nostro movimento ha riscosso successi memorabili. Ma l'attuale mondo del lavoro ha assunto nuove forme e dobbiamo aggiornare la nostra immagine.
Karin Grossniklaus lavora nelle cure fin dai tempi della sua formazione professionale e non riesce ad immaginare di fare altro. Anche se vorrebbe vedere alcuni cambiamenti.
Vanessa Cabral non tollera qualsiasi ingiustizia. Se non lavora più come parrucchiera, non è perché la professione non le piaccia, bensì per le difficili condizioni d'impiego.