L'edilizia prospera, eppure gli impresari-costruttori continuano ad intralciare qualsiasi aumento salariale a favore del personale edile, adducendo argomenti inconsistenti. Ma le lavoratrici e i lavoratori edili non sono insoddisfatti unicamente dei loro salari: alla conferenza del ramo del sindacato Syna hanno definito le loro richieste in vista delle imminenti trattative per il rinnovo del CNM.
Completamente dimenticate. Di chi stiamo parlando? Delle innumerevoli impiegate domestiche in El Salvador che durante la pandemia hanno perso il lavoro o hanno subito ancora più sfruttamenti. Brücke · Le pont, l'opera caritatevole di Syna, le aiuta nella loro lotta per più diritti.
Alla fine dell'anno, molti dipendenti si aspettano di ricevere una gratifica (bonus) o una tredicesima mensilità, una consuetudine che non di rado crea malintesi.
Solo pochi anni fa, i lavoratori più anziani avevano meno probabilità di rimanere senza impiego rispetto a quelli più giovani, ma oggi in questa fascia d'età la disoccupazione è più elevata. Ciò nonostante, il presidente della Confederazione Guy Parmelin ha deciso di smantellare la tavola rotonda per i lavoratori maturi. Un errore che occorre correggere rapidamente.
Con l'iniziativa per cure infermieristiche forti, il 28 novembre 2021 l'elettorato svizzero ha approvato per la prima volta un'iniziativa popolare lanciata da associazioni professionali insieme ai sindacati. Ciò nonostante, nella fase di attuazione non dobbiamo assolutamente abbassare la guardia.
All'odierna conferenza del ramo «Edilizia» del sindacato Syna, oltre una sessantina di soci ha approvato la lista di rivendicazioni in vista delle imminenti trattative per il rinnovo del Contratto nazionale mantello per l'edilizia principale in Svizzera (CNM), che prenderanno il via nel 2022. I soci hanno reagito con irritazione all'eventualità espressa dagli impresari-costruttori di non estendere il CNM dopo la scadenza a fine 2022.
Il 28 novembre prossimo sarà importante votare Sì all'iniziativa sulle cure infermieristiche! Infatti, al momento questa iniziativa è l'unico mezzo per avviare cambiamenti positivi nel sistema sanitario svizzero.
Un anno dopo l'adozione del congedo di paternità in Svizzera, dobbiamo tracciare un bilancio negativo: molti datori di lavoro sono avari con il congedo di paternità. Così facendo, non solo ignorano i bisogni dei loro dipendenti, ma a lungo termine danneggiano pure i loro affari.
Il personale sanitario proveniente da tutta la Svizzera ha riempito oggi le strade di Berna e Piazza federale. Negli scorsi 20 mesi ha lavorato allo stremo delle forze. Molti abbandonano la professione perché la pressione è semplicemente troppo elevata. Ora rivendicano un chiaro SÌ all'iniziativa sulle cure, buone condizioni di lavoro e più personale.
Una socia ci chiede: «Subisco mobbing sul lavoro e per questo sono in malattia. Ci tengo alla mia salute e vorrei quindi licenziarmi. Rischio una riduzione delle indennità di disoccupazione?»
Mathias Regotz, membro di lunga data del Comitato esecutivo, ci lascia alla fine di ottobre. Nel contempo, diamo il benvenuto ad Anouk Zulauf come responsabile dei servizi Immigrati e 60+. Mathias e Anouk rispondono a tre domande sulla loro attività presso Syna.
Linda Rosenkranz è attualmente coinvolta nel sindacato Syna in ben tre modi: non solo lavora per la nostra organizzazione mantello Travail.Suisse, ma è anche socio Syna. E in entrambe le funzioni rappresenterà i nostri interessi alla sessione delle donne* di Berna.
Sabato 30 ottobre, le lavoratrici e i lavoratori edili si riuniranno in diverse città svizzere per protestare. Ne hanno infatti abbastanza di essere soverchiati con le stesse scuse, anno dopo anno, in occasione delle trattative salariali.
Il nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) Coop entrerà in vigore il 1° gennaio 2022. In questo accordo e nel round salariale per il 2022, Syna ha ottenuto miglioramenti, soprattutto per i dipendenti con salari bassi.
Il 30 ottobre si terrà a Berna la seconda manifestazione di protesta nazionale del personale infermieristico. Dopo quasi due anni di pandemia, la rabbia, la delusione e lo sconforto sono enormi. Con un SÌ all'iniziativa sulle cure infermieristiche possiamo mostrare tutta la nostra solidarietà con le operatrici e gli operatori del settore.