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In Svizzera la domenica generalmente non è lavorativa. Fanno eccezione alcuni settori in cui il lavoro domenicale è necessario per la società, come nella sanità, nei trasporti pubblici o nei servizi antincendio. Attualmente, la domenica è un giorno festivo per l'85% dei dipendenti. Ma il Consiglio federale e il Parlamento stanno moltiplicando gli attacchi contro la domenica libera dal lavoro, nonostante sia più importante che mai.

Il 22 ottobre si sono svolte le elezioni per il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati per determinare chi sederà nel nostro Parlamento. La 51a legislatura si concluderà il 29 novembre e i nuovi parlamentari eletti inizieranno la 52a legislatura il 4 dicembre. Ma cos'è, esattamente, una legislatura? 

Il Contratto collettivo di lavoro (CCL) dei negozi delle stazioni di servizio è stato per la prima volta rinegoziato dalle parti sociali. Dopo una lunga procedura per ottenere l'obbligatorietà generale, il CCL entrerà in vigore il 1° novembre 2023. Il nuovo CCL apporta miglioramenti in materia di salari minimi – anche in Ticino dove sono stati introdotti salari minimi obbligatori – in materia di pianificazione del lavoro, di conciliabilità tra vita privata e professionale e di sicurezza sul lavoro.

Le trattative salariali per il 2024 tra le parti sociali Syna/OCST, Unia, l'Associazione degli impiegati Coop (AIC), la Società degli impiegati del commercio Svizzera e Coop Svizzera si sono concluse con successo. Le collaboratrici e i collaboratori con un salario fino a CHF 4800.– ricevono un aumento generale del salario di CHF 140.– (circa il 3%), quindi la piena compensazione del rincaro. In tal modo viene recuperata anche la perdita dello scorso anno. La massa salariale viene aumentata complessivamente del 2,2%. Al contempo Coop aumenta in misura significativa i propri salari minimi.. 

Con la consigliera nazionale PS Yvonne Feri come nuova presidente, un nuovo Comitato esecutivo e nuove strutture, il sindacato Syna si prepara per il futuro perfettamente in linea con il motto del Congresso «La persona al centro». È quanto hanno deciso i circa 350 delegate e delegati del sindacato interprofessionale che vanta la più lunga tradizione in Svizzera in occasione del Congresso tenutosi oggi a Lucerna. Sono anche state approvate diverse risoluzioni che definiscono le priorità e le rivendicazioni del sindacato per il prossimo quadriennio.

Incomprensibile, irresponsabile e pericoloso: nonostante i prezzi, gli affitti e i premi di cassa malati siano in aumento, il fatturato sia a livelli record e ci sia un'acuta carenza di lavoratori qualificati nel settore dell'edilizia, la Società Svizzera Impresari Costruttori (SSIC) insiste su un aumento zero per i lavoratori edili e interrompe le trattative salariali. L'assenza di un adeguamento al costo della vita è disastrosa per i lavoratori edili, per il settore e per l'economia nel suo complesso. I delegati della Società Svizzera Impresari Costruttori devono ora correggere questa mancanza di rispetto da parte dei vertici dell'associazione padronale e garantire che si torni al tavolo delle trattative.

Non era mai successo: oggi a Zurigo 1200 elettricisti ed elettriciste, tecnici e tecniche della costruzione da tutta la Svizzera sono scesi in piazza per mandare un chiaro messaggio ai datori di lavoro:‌‌‌‌‌‌ vogliamo più salario, meno pressione e il pensionamento anticipato ora! Soltanto migliori condizioni di lavoro possono risolvere il problema della carenza di manodopera e assicurare la transizione energetica. I datori di lavoro devono agire ora! 

Nel mese di luglio, le parti sociali del settore alberghiero e della ristorazione hanno raggiunto un accordo sui salari minimi per il 2024, che saranno aumentati rispetto all'anno precedente, in linea con le previsioni di rincaro di settembre 2023, e di ulteriori 5 franchi al mese in termini reali per ogni livello di salario minimo. In base ai dati del SECO, ora disponibili, sono stati calcolati i salari minimi definitivi per il 2024. Le parti sociali hanno richiesto al Consiglio federale la proroga dell'obbligatorietà generale del CCNL sino a fine 2024. 

Basta una breve ricerca sul sito web della Segreteria di Stato dell'economia SECO per scoprire che l'economia svizzera è in buona salute. Il prodotto interno lordo cresce, la bilancia commerciale è positiva, la disoccupazione è del 2,3 per cento e gli azionisti dello SMI si sono intascati 52 miliardi di franchi di dividendi. Ciò corrisponde a un rendimento medio del 3,1 per cento, che tra l'altro è nettamente superiore alla remunerazione del nostro secondo pilastro.

Léonore Porchet, verde vodese di 34 anni e vicepresidente di Travail.Suisse, è consigliera nazionale dal 2019. A colloquio con Véronique Rebetez, responsabile per la parità presso Syna, ci spiega come il suo lavoro a Berna permetta di dare voce alle preoccupazioni dei sindacati. 

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