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Semi Velii ha appena compiuto 18 anni e frequenta il secondo anno di formazione come mediamatico presso il segretariato regionale Syna Alto Vallese. Quello che gli manca di più è il contatto con i soci allo sportello.

La pandemia è una situazione straordinaria segnata da molte incertezze: «Per quanto tempo riuscirò a tenere a galla la famiglia?», «Il mio impiego è sicuro?» Per molti le preoccupazioni si accumulano – e per alcune persone causano un senso d'impotenza tale che trova sfogo solo nella violenza. 

Disoccupazione, lavoro ridotto e quasi nessun aumento degli stipendi: la crisi innescata dal coronavirus mette i redditi sotto pressione. Ma molti datori di lavoro hanno abusato della situazione come pretesto per un gelo dei salari. Syna chiede che a sopportare la crisi non siano unicamente i dipendenti.

I sindacati Syna e Unia e l'associazione di categoria Coiffure Suisse si rallegrano del fatto che il Consiglio federale abbia dichiarato di obbligatorietà generale il CCL per il mestiere di parrucchiere. Ciò significa che la tutela delle condizioni di lavoro nel ramo continuerà senza soluzione di continuità. Il nuovo CCL entra in vigore il 1° gennaio 2021 e dal 2022 prevede un aumento del salario minimo per le/i dipendenti a partire dal 5° anno di attività lavorativa.

Durante un'intera settimana le operatrici e gli operatori sanitari di tutta la Svizzera sono scesi in piazza per chiedere qualcosa che dovrebbe essere scontato: salari dignitosi, rispetto del diritto del lavoro e riconoscenza autentica.

General Electric (GE) intende chiudere lo stabilimento di Oberentfelden e trasferire gli impieghi in Francia e in altri Paesi – un'altra ristrutturazione senza senso. I dipendenti hanno detto chiaramente che non lo avrebbero accettato: senza parole, eppure a gran voce!

Cosa succede ai giorni di ferie che non vengono percepiti entro la fine dell'anno? Una domanda posta di frequente, soprattutto ora che il coronavirus ha sovvertito molti progetti di vacanza. Ciò che devi sapere:

All'inizio della scorsa estate, le parti sociali del ramo Falegnameria si sono accordate sul rinnovo del Contratto collettivo di lavoro (CCL) e sull'introduzione di un modello di pensionamento anticipato. Ora i mastri falegnami vengono meno alla parola data e rigettano il pacchetto. Ciò significa che dal 2021 il ramo Falegnameria sarà senza CCL. Insieme ai sindacati Unia e Syna, le falegnami e i falegnami si batteranno per il loro diritto a una vita sana e dignitosa dopo il pensionamento!

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