Di Syna su 10.9.2021
Categoria: Diritto

Cosa succede se mi ammalo in vacanza?

In caso di malattia o infortunio durante le ferie, bisogna distinguere tra inabilità al lavoro e inabilità alle vacanze.

Ci sono situazioni in cui l'inabilità al lavoro non impedisce al*la dipendente di fruire delle vacanze, per esempio un'indigestione, una ferita leggera, un mal di testa o di denti temporaneo. In questi casi, il*la dipendente è inabile al lavoro, ma non alle vacanze.

Solo un'inabilità al lavoro che si protrae per più di due-tre giorni è considerata inabilità al fruire delle ferie. L'inabilità al lavoro deve quindi essere di natura tale da pregiudicare lo scopo del congedo: il riposo e il recupero psicofisico. Questo vale, per esempio, per le malattie che richiedono cure mediche costanti e prolungate o nel caso di un infortunio che comporta l'immobilizzazione completa o il ricovero in ospedale.

In simili casi, il datore di lavoro non può computare il congedo per ferie e il*la dipendente potrà fruire delle vacanze in un secondo tempo. Se, invece, il*la dipendente non è inabile al lavoro o se l'inabilità al lavoro non è sufficientemente significativa, non sussiste alcun diritto a rinviare le vacanze solo perché non possono essere godute come desiderato. In tutti i casi, il*la dipendente deve fornire al datore di lavoro un certificato medico il più rapidamente possibile.

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