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Cosa è cosa, nella previdenza professionale?

A partire da un determinato reddito siamo tutti assicurati nella previdenza professionale e versiamo mensilmente contributi alla cassa pensioni. Ma come funziona esattamente questo sistema?

Chi vuole sapere cosa accade con il denaro versato deve fare i conti con i termini tecnici della LPP. Vogliamo spiegarvi il loro significato, così che possiate farvi la vostra idea.

Chi è assicurato? La soglia d'entrata

Chi è impiegato presso un datore di lavoro e guadagna almeno 22'050 franchi all'anno deve essere affiliato a una cassa pensioni. Chi, invece, guadagna meno di 22'050 franchi si colloca al di sotto della cosiddetta soglia d'entrata, non viene affiliato e non paga contributi, poiché il reddito è troppo basso per poter risparmiare per la vecchiaia.

È il datore di lavoro a decidere presso quale cassa pensioni assicurare i propri dipendenti. Ci sono datori di lavoro che hanno una propria cassa pensioni, come la Migros, e altri che si affiliano a una fondazione collettiva come la Proparis.

Cosa paga la cassa pensioni? Il minimo LPP e il regime sovraobbligatorio

Ogni cassa pensioni ha un proprio regolamento che disciplina le prestazioni erogate, le persone assicurate e i contributi versati dai datori di lavoro e dai lavoratori. Il regolamento e le prestazioni sono deliberati dal consiglio di fondazione della CP. Il consiglio di fondazione è composto in modo paritetico da lavoratori e datori di lavoro. Esso può anche decidere che la cassa pagherà prestazioni superiori a quelle previste dalla legge (regime sovraobbligatorio).

La legge federale sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità (LPP) stabilisce le prestazioni minime che le casse pensioni devono fornire. Questo minimo LPP deve essere rispettato da tutte le casse pensioni. Se si vuole modificare qualcosa, il Parlamento e il Consiglio federale devono presentare un progetto. Poiché non siamo d'accordo con l'attuale progetto e abbiamo lanciato il referendum, a settembre il popolo sarà chiamato alle urne.

Quanto paghiamo? Gli accrediti di vecchiaia

La cassa pensioni ha lo scopo di garantire il mantenimento del tenore di vita anche durante la vecchiaia, anche se il nostro reddito non è più lo stesso di prima del pensionamento. A tale scopo, noi dipendenti e il nostro datore di lavoro versiamo alla cassa pensioni un contributo che viene dedotto dal nostro salario. Queste deduzioni, i cosiddetti accrediti di vecchiaia, aumentano nel corso della vita lavorativa: sono inizialmente del 7% e raggiungono il 18%. L'idea alla base è che i lavoratori più anziani guadagnano di più e quindi possono versare contributi più elevati.

Quanto riceviamo? L'avere di vecchiaia e l'aliquota di conversione

Con le deduzioni mensili risparmiamo il nostro avere di vecchiaia dal quale, al momento del pensionamento, percepiremo una rendita. L'importo della rendita viene calcolato in base a una cosiddetta aliquota di conversione. Attualmente l'aliquota di conversione nella LPP è del 6,8%. Ciò significa che per 100'000 franchi risparmiati nella vita lavorativa come avere di vecchiaia, al pensionamento riceveremo una rendita annua di 6800 franchi. Chi ha risparmiato un milione nell'avere di vecchiaia riceverà quindi una rendita annua di 68'000 franchi.

L'importo della rendita della previdenza professionale dipende quindi essenzialmente da due fattori: quanto ho versato durante la vita attiva e a quanto ammonta l'aliquota di conversione. L'aliquota di conversione è una questione politica. Il Parlamento propone di ridurla, il che equivale a rendite inferiori per ogni franco risparmiato. Su questo punto voteremo il 22 settembre.

Come sono ripartite le rendite? Le iniquità

L'importo che verserò nella cassa pensioni durante la vita lavorativa dipende dal livello dello stipendio. Chi ha un salario elevato può risparmiare di più per la vecchiaia, mentre le persone con un salario basso possono risparmiare di meno. Le rendite del 2° pilastro rispecchiano quindi il reddito durante la vita lavorativa, con conseguenti disparità. Chi guadagnava bene nella vita attiva riceve nella vecchiaia una rendita superiore.

E questo è un problema soprattutto per le donne. In Svizzera le donne guadagnano ancora in media 1500 franchi in meno al mese rispetto agli uomini. Inoltre, riducono più spesso il grado di occupazione per occuparsi della famiglia e lavorando più spesso a tempo parziale percepiscono salari ancora più bassi. I bassi salari delle donne si riflettono anche sulle loro rendite del secondo pilastro, che sono inferiori di ben il 44% a quelle degli uomini.

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