In Svizzera le persone professionalmente attive sono sempre più stanche e nervose. Crescono inoltre le evidenze che correlano le malattie psichiche allo stress e allo sfinimento da lavoro. Eppure, i dibattiti politici ignorano troppo spesso gli effetti delle condizioni di lavoro sui costi sanitari e sulla carenza di personale qualificato.
Il lavoro plasma la nostra esistenza. È parte della nostra identità e contribuisce in modo determinante alle nostre condizioni di vita. È quindi ancora più importante che tutte le persone abbiano un accesso equo al mercato del lavoro. Ma per chi ha un passato di migrazione, si trasforma in una corsa ad ostacoli fin dal processo di candidatura.
Per molti rami professionali l'autunno è sinonimo di trattative salariali per l'anno successivo. A seconda del settore, i sindacati chiedono aumenti tra il 2 e il 5 per cento. Ma su cosa si basano queste richieste?
A partire da un determinato reddito siamo tutti assicurati nella previdenza professionale e versiamo mensilmente contributi alla cassa pensioni. Ma come funziona esattamente questo sistema?
La presidente Syna ed ex consigliera nazionale Yvonne Feri spiega perché l'attuale riforma della LPP non rappresenta una soluzione adeguata e come dovrebbe essere una riforma realmente a favore della maggioranza della popolazione.
L'articolo 8 della Costituzione federale sull'uguaglianza giuridica obbliga dal 1981 il legislatore a garantire l'uguaglianza di diritto e di fatto. Dal 1996 la legge federale sulla parità dei sessi (LPar) protegge le persone dalla discriminazione basata sul sesso sul posto di lavoro, dall'annuncio di lavoro fino alla risoluzione del contratto d'impiego.
Le associazioni dei datori di lavoro hanno recentemente attaccato il partenariato sociale, sia nei media che a livello politico. Ciò potrebbe avere gravi conseguenze per i lavoratori, soprattutto in termini di protezione dei salari.