Con il pretesto di migliorare la situazione delle donne in pensione, il Parlamento ci sta proponendo una riforma del 2° pilastro sulla quale saremo chiamati alle urne il prossimo 22 settembre.
Non lasciamoci trarre in inganno!
Syna si mobilita in tutta la Svizzera. Manifesteremo a favore della parità salariale, di opportunità e di diritti per tutte e tutti e contro gli attacchi che le donne e le minoranze subiscono sul lavoro, nella vita privata, in politica e persino nella cultura. Saremo in pazza anche per la parità delle rendite, poiché le iniquità salariali si ripercuotono sulle rendite di vecchiaia. Allora, il 14 giugno, vestiti di viola e unisciti a noi!
Véronique Rebetez, responsabile delle politiche sociali di Syna, spiega perché l'adozione dell'iniziativa per lo sgravio dei premi, su cui si voterà il 9 giugno, è così cruciale. Con l'accettazione della tredicesima mensilità AVS, è la prima volta da....
Il documento del Congresso lo richiede chiaramente: tutti i lavoratori e le lavoratrici devono partecipare equamente alla vita lavorativa. Ciò presuppone opportunità di formazione equilibrate, in modo che i diversi percorsi formativi siano aperti a tutti.
L'economia circolare mira a utilizzare le materie prime nel modo più efficiente possibile e a mantenere in uso i prodotti il più a lungo possibile. Nella sessione di primavera, il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati hanno deciso di promuovere maggiormente questo modello molto promettente.
Il recente voto sull'AVS ha dimostrato chiaramente che noi lavoratrici e lavoratori abbiamo una voce forte. Insieme possiamo apportare cambiamenti significativi. La decisione popolare è un passo importante verso la giustizia sociale e la sicurezza per tutti.
Che si attribuisca l'origine della Giornata internazionale della donna alla prima manifestazione del partito socialista americano per le donne nel 1909, alla protesta delle madri russe per la pace e l'uguaglianza politica nel 1917 o alla promulgazione del principio di uguaglianza da parte delle Nazioni Unite nel 1945, tutte le manifestazioni femministe della storia contemporanea hanno due denominatori comuni: la pace e l'uguaglianza.
Nel confronto europeo, la parità in Svizzera ha ancora della strada da fare: il nostro Paese fatica a staccarsi dal ruolo tradizionale della donna ereditato dalla società del passato.