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Comunicato stampa congiunto dei sindacati Syna e Unia e della Società svizzera degli impresari costruttori SSIC

Negli scorsi anni abbiamo assistito a un aumento dei periodi di caldo estremo in estate. Le temperature molto elevate nuocciono alla salute dei lavoratori edili che svolgono lavori fisici sotto il sole cocente. Obiettivo delle parti sociali è garantire il rispetto coerente delle misure di sicurezza in vigore per consentire la continuazione dei lavori preservando la salute. A partire da temperature di 33 gradi i lavori devono comunque essere interrotti. In tale ottica i committenti edili devono assumersi le proprie responsabilità e prorogare i termini di consegna dei lavori senza alcuna penale.

I lavoratori edili sono delusi e in collera. Lo scorso anno l'edilizia principale è stata uno dei pochi rami professionali in cui i datori di lavoro si sono rifiutati di accordare aumenti salariali generali. Lo studio sui salari condotto dai sindacati Unia e Syna mostra che a seguito di questo rifiuto, nel 2024 quasi la metà dei lavoratori edili in tutto il paese non ha ricevuto alcun aumento salariale. I salari reali di questi edili sono diminuiti di oltre il 2% nonostante il loro duro lavoro e l'ottimo andamento dell'edilizia. Non stupisce pertanto che l'edilizia debba fare i conti con una carenza di personale più grave rispetto ad altri rami professionali. In vista delle trattative autunnali i lavoratori edili rivendicano un significativo aumento dei salari reali.

Nel quadro delle trattative salariali, l'Associazione imprese svizzere servizi di sicurezza (AISS) e i sindacati Unia e Syna hanno concordato un aumento dei salari minimi tra l'1,6% e l'1,8%. La successiva richiesta di proroga di un anno della dichiarazione di obbligatorietà generale (DOG) è stata firmata dal Consiglio federale. Ciò significa che il Contratto collettivo di lavoro (CCL) del ramo della sicurezza privata sarà portato avanti senza interruzioni. I nuovi salari minimi si applicheranno al ramo sottoposto alla DOG a partire dal 1° gennaio 2024.

Nonostante la crisi pandemica, i cambiamenti climatici e la guerra in Ucraina, l'economia Svizzera continua ad essere sorprendentemente in salute. La disoccupazione è bassa e molti settori segnano una forte penuria di manodopera qualificata. Parallelamente, i prezzi aumentano ovunque, così come le pigioni e i premi di cassa malati. I salari necessitano quindi di adeguamenti. Ecco una panoramica dei risultati ottenuti in vari settori nelle recenti trattative salariali.

Anche l'anno prossimo continuerà il progetto di formazione e formazione continua del CCNL. Ora se ne conoscono i dettagli: Gran parte dell'offerta precedente continua a beneficiare dei sussidi e, come in passato, le aziende percepiscono un'indennità per perdita di guadagno. Per quanto concerne le offerte di base, esse continuano a essere addirittura gratuite.

La Società degli impresari costruttori (SSIC) è responsabile per l'unico nulla di fatto di questo autunno salariale! La direzione della SSIC aveva interrotto unilateralmente le trattative salariali con i sindacati, senza avanzare alcuna proposta. I delegati degli impresari costruttori hanno ora confermato l'atteggiamento intransigente dei vertici della loro società. Per gran parte dei lavoratori edili questa decisione si traduce in un'ulteriore riduzione dei salari reali. Al cospetto dell'attuale rincaro elevato, in termini reali gli edili guadagnano il 4% in meno rispetto al 2020.

Dopo intense trattative, le parti sociali si sono accordate su un nuovo contratto collettivo di lavoro per il prestito di personale per i prossimi quattro anni. Esso prevede salari minimi più alti (+3,2 % nel 2024) con una compensazione automatica dell'inflazione per i prossimi anni. Le parti sociali chiedono che il contratto collettivo di lavoro, rilevante nel contesto delle misure complementari, sia nuovamente dichiarato d'obbligatorietà generale dal Consiglio federale, affinché possa continuare a fornire un importante contributo alla tutela delle condizioni salariali e di lavoro in Svizzera.

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