Il Contratto collettivo di lavoro (CCL) dei negozi delle stazioni di servizio è stato per la prima volta rinegoziato dalle parti sociali. Dopo una lunga procedura per ottenere l'obbligatorietà generale, il CCL entrerà in vigore il 1° novembre 2023. Il nuovo CCL apporta miglioramenti in materia di salari minimi – anche in Ticino dove sono stati introdotti salari minimi obbligatori – in materia di pianificazione del lavoro, di conciliabilità tra vita privata e professionale e di sicurezza sul lavoro.
Le trattative salariali per il 2024 tra le parti sociali Syna/OCST, Unia, l'Associazione degli impiegati Coop (AIC), la Società degli impiegati del commercio Svizzera e Coop Svizzera si sono concluse con successo. Le collaboratrici e i collaboratori con un salario fino a CHF 4800.– ricevono un aumento generale del salario di CHF 140.– (circa il 3%), quindi la piena compensazione del rincaro. In tal modo viene recuperata anche la perdita dello scorso anno. La massa salariale viene aumentata complessivamente del 2,2%. Al contempo Coop aumenta in misura significativa i propri salari minimi..
Con la consigliera nazionale PS Yvonne Feri come nuova presidente, un nuovo Comitato esecutivo e nuove strutture, il sindacato Syna si prepara per il futuro perfettamente in linea con il motto del Congresso «La persona al centro». È quanto hanno deciso i circa 350 delegate e delegati del sindacato interprofessionale che vanta la più lunga tradizione in Svizzera in occasione del Congresso tenutosi oggi a Lucerna. Sono anche state approvate diverse risoluzioni che definiscono le priorità e le rivendicazioni del sindacato per il prossimo quadriennio.
Incomprensibile, irresponsabile e pericoloso: nonostante i prezzi, gli affitti e i premi di cassa malati siano in aumento, il fatturato sia a livelli record e ci sia un'acuta carenza di lavoratori qualificati nel settore dell'edilizia, la Società Svizzera Impresari Costruttori (SSIC) insiste su un aumento zero per i lavoratori edili e interrompe le trattative salariali. L'assenza di un adeguamento al costo della vita è disastrosa per i lavoratori edili, per il settore e per l'economia nel suo complesso. I delegati della Società Svizzera Impresari Costruttori devono ora correggere questa mancanza di rispetto da parte dei vertici dell'associazione padronale e garantire che si torni al tavolo delle trattative.
Non era mai successo: oggi a Zurigo 1200 elettricisti ed elettriciste, tecnici e tecniche della costruzione da tutta la Svizzera sono scesi in piazza per mandare un chiaro messaggio ai datori di lavoro: vogliamo più salario, meno pressione e il pensionamento anticipato ora! Soltanto migliori condizioni di lavoro possono risolvere il problema della carenza di manodopera e assicurare la transizione energetica. I datori di lavoro devono agire ora!
L'economia svizzera è sorprendentemente in salute: la disoccupazione è bassa e in molte professioni regna una marcata penuria di manodopera qualificata. Sfortunatamente, il portafoglio delle lavoratrici e dei lavoratori ne trae ben pochi benefici. Be....
Dalla primavera del 2023 è in corso la negoziazione di un nuovo contratto collettivo di lavoro per la tecnica della costruzione e il ramo svizzero elettrico.
Il 1° maggio 2023, nell'industria della posa di piastrelle vi è stato un aumento dei salari dell'1,5% e nuovi salari minimi sono stati inseriti nel contratto collettivo di categoria.
I dipendenti del settore MEM continuano a beneficiare di un contratto collettivo di lavoro. Il nuovo contratto entrato in vigore il 1° luglio 2023 garantirà almeno fino al 30 giugno 2028 un'adeguata protezione del lavoro e tutta una serie di disposizioni extralegali.