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Comunicato stampa congiunto dei sindacati Syna e Unia e della Società svizzera degli impresari costruttori SSIC

Negli scorsi anni abbiamo assistito a un aumento dei periodi di caldo estremo in estate. Le temperature molto elevate nuocciono alla salute dei lavoratori edili che svolgono lavori fisici sotto il sole cocente. Obiettivo delle parti sociali è garantire il rispetto coerente delle misure di sicurezza in vigore per consentire la continuazione dei lavori preservando la salute. A partire da temperature di 33 gradi i lavori devono comunque essere interrotti. In tale ottica i committenti edili devono assumersi le proprie responsabilità e prorogare i termini di consegna dei lavori senza alcuna penale.

Syna lancia una petizione affinché il 1° maggio diventi giorno festivo nazionale, quale segno di apprezzamento nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori di tutto il Paese. La petizione dà seguito a una precisa richiesta delle delegate e dei delegati Syna, che all'ultimo Congresso si erano espressi a netta maggioranza per il lancio della campagna.

I lavoratori edili sono delusi e in collera. Lo scorso anno l'edilizia principale è stata uno dei pochi rami professionali in cui i datori di lavoro si sono rifiutati di accordare aumenti salariali generali. Lo studio sui salari condotto dai sindacati Unia e Syna mostra che a seguito di questo rifiuto, nel 2024 quasi la metà dei lavoratori edili in tutto il paese non ha ricevuto alcun aumento salariale. I salari reali di questi edili sono diminuiti di oltre il 2% nonostante il loro duro lavoro e l'ottimo andamento dell'edilizia. Non stupisce pertanto che l'edilizia debba fare i conti con una carenza di personale più grave rispetto ad altri rami professionali. In vista delle trattative autunnali i lavoratori edili rivendicano un significativo aumento dei salari reali.

Le trattative salariali per il 2024 tra i partner sociali Syna, la Società svizzera degli impiegati del commercio e Lidl Svizzera sono state un successo. La massa salariale viene aumentata del 2.4%. In più le collaboratrici e i collaboratori riceveranno un buono acquisti. In questo modo Lidl Svizzera investe complessivamente il 3.2% a seguito delle trattative salariali. Inoltre, Lidl Svizzera alza i suoi salari minimi e offre il salario minimo più alto nel settore garantito dal CCL.

Nel quadro delle trattative salariali, l'Associazione imprese svizzere servizi di sicurezza (AISS) e i sindacati Unia e Syna hanno concordato un aumento dei salari minimi tra l'1,6% e l'1,8%. La successiva richiesta di proroga di un anno della dichiarazione di obbligatorietà generale (DOG) è stata firmata dal Consiglio federale. Ciò significa che il Contratto collettivo di lavoro (CCL) del ramo della sicurezza privata sarà portato avanti senza interruzioni. I nuovi salari minimi si applicheranno al ramo sottoposto alla DOG a partire dal 1° gennaio 2024.

Le trattative salariali con Fenaco sono nuovamente fallite. La proposta di un aumento della massa salariale del 2.04% (con una quota dell'1.2% a titolo generale) non basta a compensare la perdita di potere d'acquisto e la necessità di recupero degli ultimi anni. Dopo aver consultato le lavoratrici e i lavoratori, i sindacati Syna e Unia e le commissioni del personale respingono il risultato negoziale. Accolgono tuttavia con favore il cambiamento di paradigma in atto presso Fenaco, che è finalmente disposta a concedere di nuovo aumenti salariali a titolo generale.

Anche l'anno prossimo continuerà il progetto di formazione e formazione continua del CCNL. Ora se ne conoscono i dettagli: Gran parte dell'offerta precedente continua a beneficiare dei sussidi e, come in passato, le aziende percepiscono un'indennità per perdita di guadagno. Per quanto concerne le offerte di base, esse continuano a essere addirittura gratuite.

La Società degli impresari costruttori (SSIC) è responsabile per l'unico nulla di fatto di questo autunno salariale! La direzione della SSIC aveva interrotto unilateralmente le trattative salariali con i sindacati, senza avanzare alcuna proposta. I delegati degli impresari costruttori hanno ora confermato l'atteggiamento intransigente dei vertici della loro società. Per gran parte dei lavoratori edili questa decisione si traduce in un'ulteriore riduzione dei salari reali. Al cospetto dell'attuale rincaro elevato, in termini reali gli edili guadagnano il 4% in meno rispetto al 2020.

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