Le parti contraenti del Contratto nazionale mantello (CNM) per il settore principale dell'edilizia hanno concordato, nelle trattative salariali di quest'anno per il 2025, un aumento salariale generale dell'1,4 percento. Inoltre, dato che nei prossimi anni la generazione dei baby boomer andrà in pensione, è stato necessario adottare misure per garantire il pensionamento a 60 anni. I contributi di finanziamento e le prestazioni sono stati leggermente adeguati, per consentire ai lavoratori edili di continuare a beneficiare di una rendita dignitosa.
Il ramo della posa di ponteggi in Svizzera è ben attrezzato per affrontare al meglio i prossimi anni: con un nuovo contratto collettivo di lavoro (CCL) le parti sociali, ovvero i sindacati Syna e Unia da un lato e l'associazione padronale SISP dall'altro, puntano su condizioni di lavoro sostenibili e una concorrenza equa. Il nuovo CCL, in vigore dal 1° aprile 2025 e valido per quattro anni, apporterà progressi decisivi per le aziende e i dipendenti, con l'obiettivo di preparare il ramo alle sfide future e renderlo concorrenziale.
Le trattative salariali alla Fenaco sono fallite. I sindacati Unia e Syna hanno rifiutato l'offerta di un aumento salariale individuale dell'1%. I due sindacati e le commissioni del personale considerano deludente e insufficiente un aumento esclusivamente individuale invece dell'urgente adeguamento generale all'inflazione e dell'aumento dei salari reali.
Le parti sociali e l'associazione Pro Teilzeit hanno lanciato il progetto «Edilizia a tempo parziale - Conciliabilità nell'involucro edilizio» per migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita privata. Attualmente è in corso un sondaggio volto a identificare le esigenze del personale e delle aziende del ramo. Un gruppo di lavoro formato da imprenditrici e imprenditori affianca il progetto.
Le trattative salariali condotte quest'anno tra le parti sociali Syna, Unia, OCST e SIC Svizzera da una parte e il rivenditore al dettaglio Coop dall'altra si sono concluse con un nulla di fatto. Coop non ha voluto concedere la piena compensazione del rincaro e si è opposta a una compensazione dei premi delle casse malati e a un aumento dei salari reali.
Lidl Svizzera, insieme ai suoi partner sociali, la Società degli impiegati del commercio Svizzera e Syna, rinnova il contratto collettivo di lavoro (CCL) in vigore da marzo 2011. Liete notizie, soprattutto per gli apprendisti. Le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori si dimostrano soddisfatte degli esiti delle trattative.
Oltre 15'000 lavoratrici e lavoratori provenienti da tutta la Svizzera sono scesi in piazza a Berna scandendo lo slogan «Il mio lavoro merita di più!». Chiedono ai datori di lavoro consistenti aumenti salariali. Negli ultimi anni i salari reali sono diminuiti mentre i costi continuano ad aumentare: la rivendicazione dei sindacati è pertanto più necessaria che mai. La rivendicazione è chiara: le prossime trattative salariali dovranno garantire che i salari reali tornino ad aumentare nel 2025.
Le parti sociali e l'associazione Pro Teilzeit hanno lanciato il progetto «Modelli di lavoro per la conciliabilità nella costruzione in legno» per migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita privata nel ramo. In una prima fase è prevista la conduzione di un sondaggio per identificare le esigenze del personale e delle aziende del ramo. I risultati del sondaggio fungeranno poi da base per la successiva fase di progettazione.
Le trattative per un adeguamento dei salari minimi nell'industria alberghiera e della ristorazione per il 2025 sono fallite. Malgrado l'eccellente anno economico 2023 e le ottime prospettive per il 2024, le associazioni dei datori di lavoro non sono disposte ad innalzare i salari minimi a un livello equo. I sindacati e le associazioni dei lavoratori ricorrono pertanto al tribunale arbitrale.