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Le trattative per un adeguamento dei salari minimi nell'industria alberghiera e della ristorazione per il 2025 sono fallite. Malgrado l'eccellente anno economico 2023 e le ottime prospettive per il 2024, le associazioni dei datori di lavoro non sono disposte ad innalzare i salari minimi a un livello equo. I sindacati e le associazioni dei lavoratori ricorrono pertanto al tribunale arbitrale.

Comunicato stampa congiunto dei sindacati Syna e Unia e della Società svizzera degli impresari costruttori SSIC

Negli scorsi anni abbiamo assistito a un aumento dei periodi di caldo estremo in estate. Le temperature molto elevate nuocciono alla salute dei lavoratori edili che svolgono lavori fisici sotto il sole cocente. Obiettivo delle parti sociali è garantire il rispetto coerente delle misure di sicurezza in vigore per consentire la continuazione dei lavori preservando la salute. A partire da temperature di 33 gradi i lavori devono comunque essere interrotti. In tale ottica i committenti edili devono assumersi le proprie responsabilità e prorogare i termini di consegna dei lavori senza alcuna penale.

Il 25° anniversario ha conferito una dimensione particolare all'AD 2023 del sindacato Syna. Le delegate e i delegati si sono espressi in merito al diritto di non essere raggiungibili e a una riduzione della durata del lavoro, hanno adottato un manifesto per la parità e hanno stabilito le modalità per una revisione parziale dello Statuto.

Dopo quasi tre anni di pandemia, anche quest'anno la situazione economica incerta e la crisi energetica avrebbero potuto compromettere le trattative salariali. I risultati sono stati per lo più inferiori alle aspettative, con un settore sanitario che si riconferma fanalino di coda. Particolarmente soddisfacenti, per contro, i risultati nell'industria dei laterizi, nel ramo delle pulizie e nella costruzione di binari.

Continuano le proteste a livello nazionale dei lavoratori edili nell'ambito della rinegoziazione del Contratto nazionale mantello (CNM). Oggi, 1° novembre, i cantieri della Svizzera nord-occidentale sono fermi. Più di 1000 operai edili hanno incrociato le braccia e si sono riuniti a Basilea per una manifestazione di protesta. Si stanno difendendo dalle richieste assurde degli impresari costruttori che vogliono giornate lavorative di 12 ore e settimane di 58 ore. Gli edili non sono disposti a pagare con la propria salute e la propria vita privata per le colpe degli impresari costruttori.

Nonostante la crescente pressione sui cantieri e dopo un'estate estremamente calda, la Società svizzera degli impresari costruttori chiede giornate lavorative ancora più lunghe per i lavoratori edili. In futuro dovrebbero essere possibili giorni lavorativi di 12 ore e settimane lavorative di 58 ore. Inoltre, i capi dovrebbero poter ordinare se, quando e quanto lavorare con breve preavviso.

Nel 2023 i salari minimi nel settore alberghiero e della ristorazione aumenteranno in linea con il rincaro, previsto a settembre 2022, e in termini reali fino a 40 franchi al mese secondo il livello salariale. Questo è quanto concordato dalle parti sociali del settore, che richiedono quindi al Consiglio federale la proroga dell'obbligatorietà generale sino a fine 2023.

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