Syna sta attualmente conducendo un sondaggio su ampia scala riguardante il coronavirus. Dalle prime valutazioni emerge che sul posto di lavoro i piani di protezione non vengono rispettati a sufficienza. Syna esorta i datori di lavoro a non mostrarsi negligenti nel tutelare la salute dei loro dipendenti.
Le ultime settimane hanno fatto registrare nuovi picchi di contagi da coronavirus. Il crescente numero di infezioni sta causando un aumento delle assenze per isolamento o quarantena. Qual è l'impatto sulle lavoratrici e sui lavoratori? Un sondaggio lanciato oggi da Syna tenta di delineare i contorni di questa situazione.
I sindacati Syna e Unia e l'associazione di categoria Coiffure Suisse si rallegrano del fatto che il Consiglio federale abbia dichiarato di obbligatorietà generale il CCL per il mestiere di parrucchiere. Ciò significa che la tutela delle condizioni di lavoro nel ramo continuerà senza soluzione di continuità. Il nuovo CCL entra in vigore il 1° gennaio 2021 e dal 2022 prevede un aumento del salario minimo per le/i dipendenti a partire dal 5° anno di attività lavorativa.
Robert è un installatore sanitario qualificato. Fin dall'apprendistato ha lavorato per diverse imprese della regione di Friburgo. Non ha mai dovuto scrivere una lettera di candidatura. Non è da molto che è da Riedo Clima, il suo attuale datore di lavoro: «Solo una decina d'anni», afferma il 55enne.
Invece di tutelare i nostri salari e le nostre condizioni di lavoro, l'iniziativa per la limitazione porta soprattutto insicurezza e una minore protezione. Pertanto, il 27 settembre occorre un chiaro NO alle urne.
Il riposo è una necessità. Il diritto del lavoro esige quindi l'interruzione del lavoro dopo un determinato numero di ore. Ecco cosa è bene sapere in materia di pause.
Il presidente Syna Arno Kerst spiega cosa ci sta facendo il coronavirus e cosa serve ora: sicurezza e prospettive per le lavoratrici e i lavoratori, per poter vivere e lavorare con dignità.