A causa della pandemia di coronavirus i salari minimi del settore alberghiero e della ristorazione per gli anni 2020 e 2021 restano invariati ai livelli del 2019. Nel 2022 si prevede un aumento dello 0,2%. Lo hanno reso noto oggi le parti sociali che ora richiedono al Consiglio federale la proroga dell'obbligatorietà generale del CCNL sino a fine 2022.
Syna e Travail.Suisse sostengono il Consiglio federale nelle sue drastiche misure di contenimento del coronavirus. Tuttavia, occorrono anche provvedimenti accompagnatori per arginare la crisi economica e salvaguardare l'occupazione. Il pacchetto di misure presentato oggi è un importante segnale per le lavoratrici e i lavoratori, ma saranno necessarie ulteriori misure affinché le promesse secondo cui ci si preoccuperà anche di loro non restino lettera morta.
A Berna nasce un comitato contro l'iniziativa dell'UDC volta ad abolire la libera circolazione. Il comitato, che raccoglie numerose organizzazioni italiane con sede in Svizzera, si impegnerà contro la discriminazione e per la mobilitazione dei doppi cittadini e delle persone con origini migratorie.
Per i partner sociali nell'industria alberghiera e della ristorazione è molto utile che più aziende e i loro collaboratori possano approfittare del progetto di formazione continua sussidiato tramite il CCNL. Lo scopo della nuova campagna informativa denominata «Formazione inclusa» è innanzitutto contrastare la penuria di manodopera specializzata.
Il CCL in corso di validità dal marzo 2011, sancito tra Lidl Svizzera, il sindacato Syna e la Società degli impiegati del commercio, verrà rinnovato con effetto al 2020 e prorogato di quattro anni. Porta con sé numerosi adeguamenti a favore dei collaboratori. L'attenzione è concentrata sulla conciliabilità tra lavoro e famiglia. Per questo l'impresa di commercio al dettaglio offrirà ai suoi collaboratori 20 giorni di congedo paternità e 18 settimane di congedo maternità con versamento del salario al 100%.
Anche nel 2020 l'aumento salariale di Coop è superiore alla media del settore. Un risultato, questo, che è frutto di trattative salariali costruttive tra Coop e i suoi partner sociali. Coop destinerà lo 0,75% del monte salari ad aumenti salariali individuali, mentre lo 0,25% verrà utilizzato per realizzare adeguamenti strutturali. In un contesto economico che resta comunque difficile per il commercio al dettaglio, Coop vuole così ringraziare tutti i suoi collaboratori per il grande impegno e il lavoro svolto.