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Coronavirus: con la salute dei dipendenti non si scherza!

Con grande rammarico del sindacato Syna, il Consiglio federale ha ribadito la sua decisione di sospendere le disposizioni della legge sul lavoro relative alla durata del lavoro e del riposo per il personale ospedaliero. Occorre sicuramente affrontare l'emergenza che attanaglia il settore sanitario, ma non a scapito della salute dei dipendenti. Lo stesso vale per il settore della vendita.
Syna esige l'immediata abrogazione dell'articolo 10a capoverso 5 dell'ordinanza 2 COVID-19, che sospende le disposizioni del Codice del lavoro in materia di orario di lavoro e di riposo del personale ospedaliero per la durata della situazione straordinaria.

Valutare soluzioni alternative
Prendere semplicemente la via dell'ordinanza è la strada sbagliata. Il Consiglio federale dovrebbe invece esaminare, in stretta collaborazione con le parti sociali, soluzioni alternative per affrontare le sfide del settore ospedaliero. Le proposte non mancano, come ribadisce Syna:

  • svolgere in un primo tempo lavoro straordinario nell'ambito dell'opzione legale già esistente della settimana lavorativa di 60 ore;
  • impiegare nelle aree prioritarie le collaboratrici e i collaboratori delle cliniche specialistiche attualmente sottoccupate nel quadro di un pool nazionale di personale sanitario;
  • per i dipendenti coinvolti, fornire assistenza all'infanzia negli istituti e offrire un alloggio a chi deve affrontare lunghi spostamenti;
  • dispiegare in modo mirato i militi del servizio militare, civile e di protezione civile per sgravare il personale infermieristico e solo in seconda istanza per altri compiti.

Un sovraccarico di lavoro sarebbe fatale
Syna chiede inoltre che i datori di lavoro della sanità rispettino con coerenza le disposizioni dei contratti collettivi di lavoro vigenti e fa appello alla loro responsabilità affinché garantiscano con tutti i mezzi la tutela della salute dei loro dipendenti, in particolare fornendo sufficiente materiale di protezione e igienico e garantendo periodi di pausa e di riposo adeguati. Non può essere nell'interesse dei datori di lavoro che i propri dipendenti finiscano in malattia a causa del troppo lavoro. Sarebbe fatale, poiché la situazione straordinaria perdurerà sicuramente per parecchio tempo. Il personale ospedaliero può svolgere il lavoro richiesto per molte settimane soltanto se è riposato e in buona salute.

Per informazioni
Marco Geu, segretario centrale

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