L'aumento della massa salariale attuato da Lidl rispetto alle altre imprese di commercio al dettaglio è il più elevato in Svizzera. Lo smart discount aumenta anche i salari minimi. Nuove cifre mostrano la percentuale di lavoro in cui sono occupati le collaboratrici e i collaboratori di Lidl.
In Svizzera la domenica è generalmente giorno di riposo e, per la maggior parte dei dipendenti, un prezioso contrappeso che consente di ricaricarsi e trascorrere del tempo con la famiglia. Ma questo giorno di riposo è sempre più sotto pressione – uno sviluppo preoccupante!
Nadine Dummel ama il suo lavoro. Praticamente tutta la sua vita lavorativa l'ha trascorsa nel commercio al dettaglio.
Le trattative salariali condotte quest'anno tra le parti sociali Syna, Unia, OCST e SIC Svizzera da una parte e il rivenditore al dettaglio Coop dall'altra si sono concluse con un nulla di fatto. Coop non ha voluto concedere la piena compensazione del rincaro e si è opposta a una compensazione dei premi delle casse malati e a un aumento dei salari reali.
Lidl Svizzera, insieme ai suoi partner sociali, la Società degli impiegati del commercio Svizzera e Syna, rinnova il contratto collettivo di lavoro (CCL) in vigore da marzo 2011. Liete notizie, soprattutto per gli apprendisti. Le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori si dimostrano soddisfatte degli esiti delle trattative.
Le trattative salariali per il 2024 tra i partner sociali Syna, la Società svizzera degli impiegati del commercio e Lidl Svizzera sono state un successo. La massa salariale viene aumentata del 2.4%. In più le collaboratrici e i collaboratori riceveranno un buono acquisti. In questo modo Lidl Svizzera investe complessivamente il 3.2% a seguito delle trattative salariali. Inoltre, Lidl Svizzera alza i suoi salari minimi e offre il salario minimo più alto nel settore garantito dal CCL.
Nella tornata salariale di quest'anno con Lidl, Syna ha ottenuto il miglior accordo salariale nel commercio al dettaglio per il 2023.
Dopo quasi tre anni di pandemia, anche quest'anno la situazione economica incerta e la crisi energetica avrebbero potuto compromettere le trattative salariali. I risultati sono stati per lo più inferiori alle aspettative, con un settore sanitario che si riconferma fanalino di coda. Particolarmente soddisfacenti, per contro, i risultati nell'industria dei laterizi, nel ramo delle pulizie e nella costruzione di binari.
Si sono concluse le trattative salariali per il 2023 che Coop ha condotto con la Società svizzera degli impiegati del commercio, Unia, Syna/OCST e l'Associazione degli impiegati Coop (AIC). Purtroppo non è stata raggiunta alcuna intesa poiché la maggioranza delle parti sociali ritiene insufficiente l'offerta salariale di Coop.