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Lidl: raddoppio del congedo paternità

Il CCL in corso di validità dal marzo 2011, sancito tra Lidl Svizzera, il sindacato Syna e la Società degli impiegati del commercio, verrà rinnovato con effetto al 2020 e prorogato di quattro anni. Porta con sé numerosi adeguamenti a favore dei collaboratori. L'attenzione è concentrata sulla conciliabilità tra lavoro e famiglia. Per questo l'impresa di commercio al dettaglio offrirà ai suoi collaboratori 20 giorni di congedo paternità e 18 settimane di congedo maternità con versamento del salario al 100%.

Assieme al sindacato Syna e alla Società degli impiegati del commercio, Lidl Svizzera ha adeguato diverse condizioni d'impiego a favore dei collaboratori. Al centro del nuovo contratto collettivo di lavoro sta la conciliabilità tra lavoro e famiglia. Il nuovo CCL è stato sottoscritto lo scorso venerdì da Lidl Svizzera, il sindacato Syna e la Società degli impiegati del commercio.

Per le mamme e i papà
Con il nuovo CCL raddoppierà il congedo paternità retribuito, che passerà quindi da 10 a 20 giorni. E anche il congedo maternità retribuito verrà prolungato: dalle 16 settimane pattuite finora a 18 settimane. Sia per le mamme che per i papà durante il congedo è previsto un pagamento del salario al 100%. Nel CCL è stato aggiunto inoltre il cosiddetto «assegno di nascita»: per la nascita di un figlio le neo mamme e i neo papà riceveranno un buono spesa Lidl da 500 franchi e una Baby Box con vari articoli dell'assortimento.

Standard ancora più alti di prima
Già oggi Lidl Svizzera garantisce i salari minimi più alti del settore nel quadro di un CCL, con 4 100 franchi per collaboratori non qualificati risp. 4 200 franchi per collaboratori con formazione di due anni e 4 350 franchi per collaboratori con formazione di tre anni. Il nuovo CCL fissa ora per la prima volta anche i salari minimi per apprendisti e praticanti. Inoltre sono stati oggetto di trattativa le indennità di funzione, le gratificazioni per anzianità di servizio e la promozione del perfezionamento professionale.

Il CCL Lidl offre condizioni d'impiego interessanti, quali una settimana lavorativa di 41 ore o la totale rinuncia al prelievo della deduzione di coordinamento per la previdenza professionale, cosa che va a favore soprattutto dei collaboratori a tempo parziale, tra cui molte donne. Così ogni singolo franco versato come retribuzione è conteggiato ai fini della LPP, indipendentemente dal grado di occupazione del collaboratore.

Marco Monego, Chief Human Resources Officer di Lidl Svizzera, si dimostra soddisfatto dell'ottima conclusione del contratto: «Il nostro nuovo CCL è il più progressista del settore. Con ciò sottolineiamo che Lidl conviene sempre, soprattutto anche per i nostri collaboratori. Nella nostra azienda, i salari onesti e le condizioni d'impiego interessanti non rimangono solo belle parole, ma sono anche assicurati a livello contrattuale. Il nostro obiettivo è quello di migliorarci e crescere sempre più.»

Xenia Wassihun, responsabile specializzata del partenariato sociale presso la Società svizzera degli impiegati del commercio prosegue: «In qualità di centro di competenze per formazione e professione, siamo molto soddisfatti dei risultati delle trattative oggi ottenuti. Lidl Svizzera non solo ha prorogato l'attuale CCL, ma l'ha anche ampliato ai fini di un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata. Di ciò approfittano oltre 3 500 collaboratori.»

Marco Geu, segretario centrale per la vendita al dettaglio presso il sindacato Syna, aggiunge: «Dopo queste trattative costruttive abbiamo potuto posare un'altra pietra miliare assieme a Lidl Svizzera. Con il prolungamento del congedo maternità e paternità abbiamo potuto soddisfare una delle principali esigenze formulate dai nostri affiliati. E Lidl Svizzera, con il nuovo CCL, segna un importante traguardo.»

Per informazioni:
Marco Geu, segretario centrale

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