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Le trattative salariali per il 2024 tra i partner sociali Syna, la Società svizzera degli impiegati del commercio e Lidl Svizzera sono state un successo. La massa salariale viene aumentata del 2.4%. In più le collaboratrici e i collaboratori riceveranno un buono acquisti. In questo modo Lidl Svizzera investe complessivamente il 3.2% a seguito delle trattative salariali. Inoltre, Lidl Svizzera alza i suoi salari minimi e offre il salario minimo più alto nel settore garantito dal CCL.

Dopo intense trattative, le parti sociali si sono accordate su un nuovo contratto collettivo di lavoro per il prestito di personale per i prossimi quattro anni. Esso prevede salari minimi più alti (+3,2 % nel 2024) con una compensazione automatica dell'inflazione per i prossimi anni. Le parti sociali chiedono che il contratto collettivo di lavoro, rilevante nel contesto delle misure complementari, sia nuovamente dichiarato d'obbligatorietà generale dal Consiglio federale, affinché possa continuare a fornire un importante contributo alla tutela delle condizioni salariali e di lavoro in Svizzera.

Il Contratto collettivo di lavoro (CCL) dei negozi delle stazioni di servizio è stato per la prima volta rinegoziato dalle parti sociali. Dopo una lunga procedura per ottenere l'obbligatorietà generale, il CCL entrerà in vigore il 1° novembre 2023. Il nuovo CCL apporta miglioramenti in materia di salari minimi – anche in Ticino dove sono stati introdotti salari minimi obbligatori – in materia di pianificazione del lavoro, di conciliabilità tra vita privata e professionale e di sicurezza sul lavoro.

Si sono concluse le trattative per il rinnovo del Contratto collettivo di lavoro dell'industria metalmeccanica ed elettrica (CCL MEM). Le organizzazioni dei lavoratori sono riuscite ad opporsi all'aumento dell'orario di lavoro voluto da ASM/Swissmem. Non si è purtroppo trovata un'intesa sui miglioramenti che, al cospetto della carenza di manodopera specializzata, avrebbero reso il ramo professionale più attrattivo per le lavoratrici e i lavoratori. Un'occasione mancata. Onde evitare una situazione di vuoto contrattuale, l'attuale CCL MEM è stato prorogato e resterà in vigore per altri cinque anni.

In Svizzera, le lavoratrici e i lavoratori a tempo pieno sono quelli con gli orari più estesi praticamente di tutta l'Europa. Inoltre, da parecchi studi emerge un costante aumento dello stress legato al lavoro e delle difficoltà a conciliare famiglia e lavoro. Il dibattito sulla riduzione della settimana lavorativa o sull'introduzione di una settimana di quattro giorni non poteva capitare in un momento più opportuno – ma non tutti gli approcci riflettono adeguatamente le reali esigenze dei lavoratori.

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