Per conciliare famiglia e lavoro occorre un numero sufficiente di posti in asili nido e scuole diurne – posti che però in Svizzera scarseggiano. L'iniziativa sugli asili nido appoggiata da Travail.Suisse chiede più sostegno all'equilibrio lavoro-famiglia per i genitori e migliori condizioni di lavoro per il personale degli asili nido.
Il referendum contro la fallita riforma dell'AVS è stato depositato alla fine di marzo con oltre 150 000 firme raccolte in tempi record. Ora stiamo entrando nella seconda e importantissima fase: la campagna di voto.
Nella giornata del 1° maggio, Syna si è dato parecchio da fare: il nostro sindacato era presente alle celebrazioni per la festa del lavoro in varie città della Svizzera ed è sfilato in prima linea nelle manifestazioni. Breve retrospettiva di un'intensa giornata di emozioni.
Il Tribunale federale non intende modificare la pratica legale attuale. Con la decisione un mese prima, i dipendenti a basso reddito con capacità di lavoro gravemente ridotta continueranno ad avere scarse probabilità di ottenere una rendita AI. Leander Zemp, avvocato e assistente legale del sindacato Syna, fa chiarezza sulla situazione.
Perché la guerra in Ucraina riguarda Syna come sindacato? Mandy Zeckra, vicepresidente di Syna, commenta:
Nel mese di marzo, un'ampia alleanza di organizzazioni ha lanciato l'iniziativa sugli asili nido. Anche la nostra organizzazione mantello Travail.Suisse fa parte dell'alleanza. Ecco perché l'iniziativa è così importante:
Un'ampia alleanza di organizzazioni – fra cui anche Syna – ha raccolto in poco tempo le firme necessarie a lanciare un referendum contro la riforma AVS 21 adottata dal Parlamento alla fine del 2021.
Il Parlamento ha deciso che la riforma dell'AVS è ormai cosa fatta. Ma a parte il fatto che sono soprattutto le donne a pagarne il prezzo, al disegno di legge manca una prospettiva a lungo termine. Ecco perché questa riforma va chiaramente contrastata.
Solo pochi anni fa, i lavoratori più anziani avevano meno probabilità di rimanere senza impiego rispetto a quelli più giovani, ma oggi in questa fascia d'età la disoccupazione è più elevata. Ciò nonostante, il presidente della Confederazione Guy Parmelin ha deciso di smantellare la tavola rotonda per i lavoratori maturi. Un errore che occorre correggere rapidamente.