Di Johann Tscherrig su 3.12.2020
Categoria: Rami professionali

GE: basta con le parole!

General Electric (GE) intende chiudere lo stabilimento di Oberentfelden e trasferire gli impieghi in Francia e in altri Paesi – un'altra ristrutturazione senza senso. I dipendenti hanno detto chiaramente che non lo avrebbero accettato: senza parole, eppure a gran voce!

Il 15 ottobre, 300 dipendenti di General Electric si sono riuniti a Oberentfelden, preoccupati per il loro futuro. Erano stati invitati all'evento informativo dalla rappresentanza del personale e da tutte le organizzazioni sindacali attive in azienda, Syna incluso. Dopo l'incontro, che si è svolto nel severo rispetto delle misure di protezione, sul piazzale i partecipanti hanno incontrato i numerosi colleghi e colleghe che avevano seguito l'incontro in collegamento video. Gli slogan sui loro cartelli esprimevano chiaramente la profonda delusione nei confronti dei vertici di GE a Parigi e negli Stati Uniti.

Lavoro di qualità non apprezzato

Sono seguite le parole forti e coraggiose del presidente della rappresentanza del personale Thomas Bauer, il quale ha spiegato che i dipendenti di GE in Svizzera non hanno nessuna intenzione di incrociare le braccia, nemmeno dopo l'ennesima ristrutturazione – che non segue nessuna logica industriale, ma che ha semplicemente lo scopo di abbellire le cifre dei libri contabili.

Per Syna ha preso la parola il segretario centrale Diego Frieden: «Tutti sanno che qui si sta facendo un buon lavoro. Gli unici ad ignorarlo sono quelli che hanno elaborato il piano di ristrutturazione. Sono loro ad aver deciso che perderete il posto. Dobbiamo quindi agire, e in fretta!» Per Diego, che lavora da Syna da oltre 8 anni, quest'azione è stata un momento molto forte. Le azioni di questo genere sono rare nell'industria svizzera. La chiusura del sito di Oberentfelden interesserebbe 520 persone. Il fatto che siano stati così numerosi a partecipare all'azione è un segnale forte e chiaro verso Parigi e gli Stati Uniti.
I dipendenti non hanno nessuna voce in capitolo?
I partecipanti all'azione indossavano una mascherina appositamente progettata da Syna per proteggersi – e per inviare un messaggio coerente. La croce davanti alla bocca era molto esplicita: «La nostra volontà e le nostre parole vengono represse, il valore del nostro lavoro viene completamente disprezzato! Queste continue ristrutturazioni devono cessare! GE deve finalmente assumersi la responsabilità per lo stabilimento svizzero. Il tempo delle parole è finito. Esigiamo dei fatti!»

Una cosa è certa: se dopo la consultazione a livello europeo e svizzero non verranno presentate alternative alla chiusura di Oberentfelden, vi saranno altre azioni.

«Tutti sanno che qui si sta facendo un buon lavoro.»

Diego Frieden, segretario centrale

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