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Rispetto, prego!

Per molte donne la discriminazione fa ancora parte della quotidianità lavorativa, con esperienze assai diverse – dai salari più bassi a parità di mansioni, alle molestie sessuali, alla violenza fisica e psicologica.

Il 15 per cento delle lavoratrici ha subito molestie sessuali sul posto di lavoro negli ultimi 12 mesi e la metà di esse ha già dovuto affrontare situazioni simili nel corso della carriera professionale. È quanto emerge dalle cifre fornite dalla Confederazione. Una realtà triste e soprattutto inaccettabile.

L'ambiente professionale dovrebbe essere un luogo sicuro in cui poter crescere, ma per troppe persone è fonte di disagio o addirittura di paura. Di molestie sessuali sul posto di lavoro non si parla ancora abbastanza: per combatterle efficacemente l'argomento andrebbe adeguatamente intavolato.

Dalla prospettiva della vittima

Le molestie sessuali si definiscono dalla prospettiva della vittima, non dall'intenzione di chi le perpetra. Il carattere vessatorio di un'azione o di un'esternazione è dato dalla percezione soggettiva della vittima. Le molestie sessuali comprendono tutti i comportamenti osceni o inappropriati, i commenti sull'aspetto fisico, le battute sessiste. Le molestie possono avvenire anche attraverso mezzi di comunicazione come telefonate, e-mail o messaggi e rappresentano un contatto indesiderato dal destinatario. Le intimidazioni, la persecuzione, le minacce, la coercizione e il controllo violano l'integrità della vittima.

Parliamone!

Alla conferenza Syna sulle pari opportunità del 29 novembre 2024 affronteremo il tema delle molestie sul posto di lavoro. Gli interventi di Mirjam Gasser, rappresentante dell'ufficio per le pari opportunità della Città di Zurigo, e Anne-Beatrice Schmatz, esperta di prevenzione della violenza, forniranno interessanti spunti di riflessione sull'argomento. La conferenza offre l'opportunità di condividere esperienze e sviluppare strategie per combattere la discriminazione causata dalle molestie.

Da novembre si lavora gratuitamente

Oltre agli abusi sessuali, le donne subiscono anche discriminazioni economiche. In Svizzera il salario medio degli uomini è di 8317 franchi al mese, mentre le donne guadagnano in media 6817 franchi. Ogni anno la Confederazione pubblica diverse statistiche che illustrano e spiegano le differenze di reddito tra uomini e donne. Le cifre variano a seconda della regione, della professione, del livello gerarchico, dell'età e del settore pubblico o privato. Qualunque sia il modo in cui si cerca di giustificare il divario di reddito tra i due sessi, la differenza permane.

In Europa la differenza di reddito tra uomini e donne è mediamente del 15,4% ovvero 39 giorni di lavoro non retribuito per un'occupazione a tempo pieno. In parole povere, dalla tarda mattinata del 6 novembre le donne europee lavorano in media senza retribuzione fino alla fine dell'anno. In Svizzera la differenza di reddito è mediamente del 18%, il che significa che nel nostro Paese le donne iniziano a lavorare senza stipendio ancora prima.

Alla luce di queste cifre, la discriminazione economica nei confronti delle donne sarà al centro dell'attenzione della conferenza Syna sulle pari opportunità 2024. Insieme svilupperemo le nostre posizioni sindacali per il 2025. Unisciti alla conferenza e partecipa anche tu al dibattito!

Per le socie e i soci la conferenza è gratuita e Syna si assume le spese di viaggio (biglietto TP di 2a classe) e il costo del pranzo. La conferenza sarà tradotta simultaneamente in italiano, francese e tedesco.

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