Di Migmar Dhakyel su 13.12.2021
Categoria: Rami professionali

13a mensilità per le parrucchiere e i parrucchieri – SUBITO!

Le parrucchiere e i parrucchieri sono praticamente gli unici a non avere la tredicesima. In questa professione si lavora a ritmi pressanti per un salario esiguo che non consente nemmeno di arrivare alla fine del mese. Le cose devono finalmente cambiare!

Dopo il primo lockdown dell'aprile 2020, ho fatto visita a diversi saloni di parrucchiere della zona di Zurigo. 2450 franchi netti: quando ho visto questa cifra sul conteggio salariale di una giovane parrucchiera, sono rimasta allibita. La ragazza mi racconta di essere al primo anno di lavoro dopo la formazione triennale. Inoltre, manca il 20% dello stipendio perché l'azienda è in lavoro ridotto e il datore di lavoro non copre la perdita di salario. Come fa una persona che ha completato la formazione professionale a guadagnare così poco? Dopo innumerevoli incontri e informazioni, ho capito che la giovane donna non è un caso isolato: il mestiere di parrucchiere è un settore precario a basso reddito con una pessima immagine.

Nessuna prospettiva

Com'è possibile? I salari dell'attuale contratto collettivo di lavoro sono bassi. Dopo 3 anni di apprendistato, il salario iniziale lordo è di 3800 franchi; ma se il o la dipendente non raggiunge un fatturato mensile di 9500 franchi (il che è praticamente impossibile quando si è appena terminata la formazione professionale), il datore di lavoro può detrarre 400 franchi. Nel secondo anno di servizio può detrarre 200 franchi. Così, dopo 5 anni di servizio il salario minimo di una parrucchiera qualificata è di soli 4030 franchi. In seguito, per la maggior parte del personale non ci sono prospettive di sviluppo. Sono in molti a ricevere solo il salario minimo anche dopo 15 anni di esperienza professionale.

Occorre una tredicesima mensilità

Da anni Syna rivendica la tredicesima mensilità per le parrucchiere e i parrucchieri. In tutti i contratti collettivi di lavoro, la tredicesima è uno standard minimo – ed è una consuetudine ormai consolidata in tutta la Svizzera. In genere, più basso è lo stipendio, più importante è la tredicesima mensilità: i dipendenti usano questo salario aggiuntivo per pagare le imposte, le bollette arretrate e i solleciti che li mettono a dura prova psicologicamente. Una parrucchiera con oltre un decennio di esperienza mi ha confidato: «Ho appena pagato tutte le bollette e ho ancora 5 franchi sul conto. Sono sollevata!» Nel frattempo la giovane donna ha trovato un impiego alla Migros: riempie gli scaffali e lavora in cassa. Pur avendo ridotto del 20% il grado d'occupazione, guadagna qualche centinaio di franchi in più. Quando ripensa alla professione abbandonata, le si riempiono gli occhi di lacrime…

Syna lancia una petizione

È chiaro: queste donne e questi uomini amano il loro lavoro. Fare il parrucchiere o la parrucchiera significa imparare una professione complessa e ricercata, acquisire competenze specifiche nel corso di molti anni e costruire un rapporto di fiducia con la clientela. Per continuare ad esercitare la loro professione e vivere una vita dignitosa, le parrucchiere e i parrucchieri hanno bisogno di prospettive a lungo termine e di migliori condizioni di impiego, in particolare una tredicesima mensilità e salari minimi significativamente più elevati. Ecco perché abbiamo lanciato una petizione all'attenzione di Coiffure Suisse, chiedendo di inserire la tredicesima mensilità nel contratto collettivo di lavoro. Perché le richieste delle parrucchiere e dei parrucchieri devono finalmente essere ascoltate.

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