Con una petizione, le lavoratrici e i lavoratori del ramo della falegnameria esigono dalla loro associazione padronale che riprenda finalmente le trattative per un nuovo contratto collettivo di lavoro. Chiedono condizioni di lavoro al passo con i tempi e soluzioni a tempo parziale negli ultimi anni d'attività prima del pensionamento.
Per dare risalto alle rivendicazioni delle*dei falegnami, Syna ha lanciato insieme a Unia una petizione che sta avendo ampia eco fra le*i dipendenti del ramo. È incomprensibile che l'Associazione svizzera dei fabbricanti di mobili e serramenti (ASFMS) non voglia un nuovo contratto collettivo di lavoro. Con il suo atteggiamento, l'ASFMS mette a rischio la pace del lavoro.
Condizioni di lavoro peggiori non sono un'opzione
Nel prossimo futuro, diversi datori di lavoro peggioreranno le condizioni d'impiego – il vuoto contrattuale lo consente. Pagheranno salari inferiori e aumenteranno le ore di lavoro. Inoltre, aumenterà la pressione delle imprese straniere: dato che senza CCL non ci sono controlli, il dumping salariale avrà gioco facile.Questo non può e non deve accadere! Le*i falegnami non ammetteranno nessun deterioramento delle loro condizioni di lavoro. Con diverse azioni regionali, le*i falegnami hanno espresso il loro profondo disappunto e hanno ribadito le loro rivendicazioni. Se l'associazione non ascolterà il loro appello, le azioni di protesta future saranno più incisive.
Firma subito anche tu: syna.ch/falegnameria-petizione