Chi è impiegato con un salario orario spesso non ha un reddito fisso. Le cose vanno un po' meglio a chi ha un contratto di lavoro che garantisce un grado d'occupazione minimo. Ecco cosa è importante sapere a tale proposito:
Sono impiegata a ore. Il mio contratto di lavoro stabilisce che posso lavorare almeno 20 ore alla settimana, ma il mio capo continua a modificare il programma dei turni. La settimana scorsa, per esempio, ho potuto lavorare solo 15 ore. Sarò pagata solo per 15 ore?
In linea di principio, hai il diritto di essere rimunerata per il numero complessivo di ore convenute nel contratto di lavoro. Questo vale anche se hai lavorato di meno. Ma attenzione: devi offrire al datore di lavoro la tua disponibilità a prestare il lavoro. Se il tuo capo prevede di impiegarti solo per 15 ore, devi comunicargli chiaramente che desideri lavorare anche le 5 ore rimanenti. La cosa migliore è farlo non solo verbalmente, ma anche per iscritto – ad esempio con un'e-mail, un SMS o per lettera.
Ho offerto il mio lavoro, verbalmente e con un SMS, ma il mio capo non mi ha comunque fatto lavorare le ore mancanti e sostiene che deve pagarmi solo per le ore che ho effettivamente prestato. Afferma che dopo tutto non è colpa sua se c'è meno da fare. Come posso difendermi?
In questo caso, non è colpa tua se non hai potuto lavorare. Il tuo capo è quindi obbligato a pagarti l'intero salario. Se si rifiuta, allora il caso rientra nella cosiddetta «mora del datore di lavoro». Puoi esigere che ti versi il salario mancante, se necessario anche dinanzi al giudice. Rivolgiti al tuo segretariato regionale Syna: ti aiuteremo ad ottenere il salario che ti è dovuto.
