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Droni sopra le teste di invalidi, infortunati, malati? No, grazie!

Nutrire sospetti su tutti gli assicurati indistintamente? Sorvegliare a piacimento la gente fin nella camera da letto?
Syna sostiene il referendum contro la legge che vorrebbe dare briglia sciolta ad investigatori assicurativi e dice: «no, grazie!».
Non facciamoci prendere in giro!

Percepire denaro indebitamente non è un reato trascurabile, su questo non si discute. I soldi dell'assicurazione contro gli infortuni, dell'AI o di altre assicurazioni sociali non devono finire nelle tasche di personaggi truffaldini, ma andare a beneficio di chi ne ha realmente bisogno.

La contestazione: «falso invalido»
Da quando, però, il miliardario Christoph Blocher ha cominciato a diffamare le persone con disabilità ritenendole «falsi invalidi», i beneficiari di indennità di disoccupazione, gli infortunati e i disabili sono viepiù sotto pressione: devono continuamente giustificare di percepire a ragione sussidi spesso molto contenuti. Un enorme fardello per il 99,9% dei beneficiari, che percepisce legittimamente le prestazioni assicurative e che per un capriccio del destino non riesce più a guadagnarsi da vivere autonomamente o che l'economia non è più disposta ad occupare. È proprio per loro che deve intervenire la rete delle assicurazioni sociali – senza riserve!

Attenzione: segugi assicurativi in azione!
Ora la destra borghese in Parlamento vuole aumentare ulteriormente la pressione su queste persone. Non solo: nutre indistintamente sospetti su tutti gli assicurati! Che si tratti di cassa malati, assicurazione contro gli infortuni, cassa disoccupazione, AVS, assicurazione invalidità, prestazioni complementari o indennità giornaliere: in avvenire ogni assicurazione sociale potrebbe sorvegliare a piacimento i beneficiari di prestazioni con videocamere e droni. Qualsiasi investigatore privato potrebbe spiarci in soggiorno o addirittura sbirciare in camera da letto. Simili atti minano importanti valori come la sfera privata e la tutela della personalità!

Lo Stato di diritto non si tocca!

Chi è sospettato di omicidio o di terrorismo deve essere sorvegliato. E, di fatto, oggi è già così. Ma un tribunale deve dapprima verificare i sospetti; l'apprezzamento di una data persona non è sufficiente. La sorveglianza, di qualunque natura essa sia, va autorizzata da un tribunale indipendente ed effettuata dalla polizia. Una prassi normale in ogni Stato di diritto. Ma è proprio ciò che si intende abolire con questa legge!

Firma senza indugio!

Syna ha pertanto deciso di sostenere il referendum contro la sorveglianza degli assicurati. Perché vogliamo assicurazioni sociali forti che non nutrono sospetti generalizzati su tutti i beneficiari di prestazioni, e perché i nostri principi fondamentali ci stanno a cuore.
Grazie per sostenere anche tu il referendum: firma subito su

www.non-surveillance-assurances.ch


Informazioni:

Arno Kerst, presidente Syna

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