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«Non possiamo più chiudere gli occhi»

Da dieci anni Rosa Lídia Morais è coordinatrice locale in Brasile per l'organizzazione umanitaria del sindacato Syna «Brücke Le pont».

Vive nello stato del Piauí, una delle regioni più povere del Paese, dove i numerosi grandi progetti minerari e agricoli hanno un impatto devastante sull'ambiente e calpestano i diritti del lavoro e fondiari delle comunità locali.

Rosa Lidia Morais:

«Lavoro con persone sfuggite alla schiavitù moderna. Ogni giorno vedo gli strascichi rovinosi del lavoro forzato nelle piantagioni e nelle miniere. La società e le multinazionali di tutto il mondo non possono più chiudere gli occhi dinanzi a simili situazioni. Abbiamo tutti la responsabilità di proteggere i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. È importante che Paesi come la Svizzera, con grandi società e multinazionali attive a livello internazionale, si impegnino in tutto il mondo per la dignità del lavoro».

Brücke Le pont è una delle organizzazioni che sostiene l'iniziativa per multinazionali responsabili. Da oltre sessant'anni opera in America Latina e Africa per garantire alle popolazioni locali di poter vivere di un lavoro dignitoso. In Brasile l'organizzazione umanitaria aiuta le vittime della moderna schiavitù a denunciare i casi e a far rispettare i propri diritti e il diritto del lavoro.

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