Suely Ludovica Alves è attiva come donna delle pulizie fin dal suo ingresso in Svizzera avvenuto nel 1999. Purtroppo nel suo lavoro la 60enne con doppia cittadinanza brasiliana e portoghese non ha avuto solo esperienze positive.
Elif Meral è impiegata del commercio al dettaglio. Nella sua professione di venditrice dà sempre il massimo – anche quando si tratta di difendere i suoi diritti e quelli delle colleghe e dei colleghi.
Tredicesima mensilità, pause garantite, un salario sufficiente per vivere: per molti lavoratori e lavoratrici impiegati nel settore dei servizi tutto questo non è affatto scontato. A tutt'oggi, centinaia di migliaia di dipendenti (soprattutto donne) sono ancora intrappolati in condizioni d'impiego precarie. Il sindacato Syna esorta ad essere solidali con queste donne. Il 14 giugno 2021, nella giornata dello sciopero delle donne*, lanceremo tutti insieme un segnale forte contro condizioni di lavoro indegne.
Silvia Kiener è un'impiegata del commercio al dettaglio 60enne. Con un divorzio alle spalle e dieci anni come madre e casalinga, doveva trovare assolutamente un'occupazione per mantenere se stessa e suo figlio. All'epoca ottenne un lavoro a tempo parziale in una panetteria. Da tredici anni, invece, lavora a tempo pieno nella vendita.
Nella sua ancor breve carriera professionale, Aurore Schulz ha già vissuto molte vicende diverse. Al termine dell'apprendistato di commercio, attraverso il settore del turismo è approdata all'industria alberghiera. Ciò di cui sente maggiormente la mancanza nel suo lavoro è la considerazione e la coesione.
Quando pensiamo alla classe lavoratrice, pensiamo subito a un operaio che aziona una macchina in una fabbrica. Già: è proprio qui che è iniziata la storia dei sindacati oltre due secoli fa! Da allora, il nostro movimento ha riscosso successi memorabili. Ma l'attuale mondo del lavoro ha assunto nuove forme e dobbiamo aggiornare la nostra immagine.
Karin Grossniklaus lavora nelle cure fin dai tempi della sua formazione professionale e non riesce ad immaginare di fare altro. Anche se vorrebbe vedere alcuni cambiamenti.
Vanessa Cabral non tollera qualsiasi ingiustizia. Se non lavora più come parrucchiera, non è perché la professione non le piaccia, bensì per le difficili condizioni d'impiego.
Teresa Bras è originaria del Portogallo e vive in Svizzera da sei anni. Il suo senso del dovere le è quasi costato la salute nel suo lavoro di governante. Ora la 55enne vuole incoraggiare altre donne a difendere i propri diritti.