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Il coronavirus e il mio lavoro

Il coronavirus ha messo a soqquadro l'intera economia. Che ne è del tuo lavoro, del tuo stipendio e delle tue condizioni d'impiego? Hai problemi sul lavoro? Syna risponde alle tue domande ed è sempre al tuo fianco.

Anche se il «lockdown» pare lentamente allentarsi, sono ancora molti i soci a rivolgersi ai nostri segretariati regionali. Su ristoranti, parrucchieri & co. regna ancora il buio assoluto, mentre i lavoratori dipendenti devono lottare per il proprio salario. Nel contempo, il personale sanitario o della vendita sta facendo molti straordinari – e teme per la propria salute. Anche in questo difficile frangente ti aiutiamo a far valere i tuoi diritti.

→ Su syna.ch/it/coronavirus rispondiamo a tutte le domande più importanti, fra cui:

Ricevo comunque il salario se l'azienda in cui lavoro ha chiuso a causa del coronavirus?

Se la tua azienda ha chiuso a causa dei provvedimenti promulgati per contrastare la diffusione del coronavirus, hai comunque diritto al tuo salario. Le imprese colpite possono chiedere l'indennità per lavoro ridotto. Riceverai l'80% del salario abituale, anche se hai un contratto a ore o a tempo determinato o se lavori su chiamata.

Appartengo a un gruppo a rischio e temo di contagiarmi sul lavoro. Devo recarmi comunque al lavoro?

Il tuo datore di lavoro deve consentirti di lavorare da casa, se necessario con un'attività sostitutiva. Se ciò non fosse possibile, deve metterti a disposizione un luogo di lavoro privo di rischi di contagio e adottare le misure adeguate per proteggere la tua salute. Se anche questo non fosse possibile o se il rischio di contagio è troppo elevato per te, puoi rifiutare il lavoro. Il questo caso il datore di lavoro deve esonerarti dal lavoro e continuare a versarti lo stipendio. Può però chiederti di fornirgli un certificato medico. Parlatene per trovare insieme una soluzione!

Il mio datore di lavoro vuole farmi lavorare di meno (saldo negativo delle ore). È consentito?
Il tuo datore di lavoro può ordinarti una riduzione delle ore solo se ciò è previsto dal contratto di lavoro o dal CCL. Se non è il caso, dai al datore di lavoro la tua disponibilità a lavorare. Se ti lascia comunque a casa, non potrà ascrivere questo tempo al saldo di ore negative.
Il mio datore di lavoro può disporre la compensazione di ore supplementari o la fruizione di ferie?

Se il contratto di lavoro o il CCL non prevedono disposizioni specifiche, il datore di lavoro non può ordinare unilateralmente la compensazione delle ore di lavoro supplementari con tempo libero. Ciò richiede il consenso del lavoratore interessato. Non può nemmeno ordinarti di prendere delle ferie unilateralmente e con un preavviso minimo. Le vacanze vanno concordate tenendo conto delle tue esigenze e con sufficiente anticipo, di regola almeno 3 mesi. La situazione è diversa se hai ancora giorni di vacanza o ore supplementari dell'anno precedente che avrebbero già dovuto essere compensati.

Il mio datore di lavoro può annullarmi le ferie?

I giorni di vacanza già concordati possono essere rimandati solo per motivi gravi, se occorre salvaguardare l'operatività dell'impresa. Può essere il caso se ci sono moltissime assenze per malattia.

Sono tenuto a fruire delle vacanze concordate anche se non potrò fare il viaggio previsto?

Sì, devi fruire delle vacanze già concordate anche se non potrai partire. La legge prevede le ferie affinché i lavoratori possano riposare – e in questo periodo il riposo è possibile, anche se ci si deve accontentare delle mura domestiche!

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