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Difenditi: non è colpa tua!

Le molestie sessuali sul posto di lavoro sono ancora troppo frequenti. Nel corso della vita lavorativa, quasi il 50% delle donne e degli uomini subisce delle molestie. Ad essere colpite maggiormente sono le donne più giovani, con un passato di migrazione o impiegate in professioni dei servizi. I datori di lavoro devono comunicare chiaramente una posizione di tolleranza zero.  

Spesso non si è sicuri se un comportamento sgradevole da parte dell'altra persona sia effettivamente un caso di molestia sessuale. Ma esiste una regola chiara: ad essere determinante non è l'intenzione della persona che ti infastidisce, ma la tua percezione. In altre parole, se ti senti molestata*o, allora la tua percezione è corretta e va presa sul serio.

Pesanti conseguenze

Le molestie sessuali non sono mai innocue, poiché spesso coinvolgono rapporti di potere e di dipendenza. Le conseguenze per le persone colpite sono pesanti: si perde il piacere per il proprio lavoro, il rendimento diminuisce e quindi non si possono mettere a frutto le proprie capacità e opportunità professionali. A risentirne è anche la vita privata e il senso di vergogna e di colpa sviluppato dalla vittima può sfociare in una malattia fisica o psichica. Non di rado si finisce per perdere il lavoro.

Cosa fare?

Ormai esiste tutta una serie di leggi che vietano senza mezzi termini le molestie sessuali e tutelano le vittime. Inoltre, la datrice o il datore di lavoro sono tenuti per legge a creare un clima senza molestie e a garantire che le vittime non subiscano ulteriori svantaggi. Quindi, se nell'ambito del rapporto di lavoro ritieni di essere vittima di molestie, hai il diritto di difenderti. Sii consapevole che non hai nessuna colpa! A tua disposizione hai le seguenti opzioni:

  • Far cessare direttamente le molestie: cerca di far smettere direttamente la persona che ti molesta. Dille esplicitamente che il suo comportamento non è desiderato e che non lo tolleri. Se ciò non basta, minaccia questa persona dicendole che, se non smette di molestarti, reclamerai; se hai paura di parlare direttamente con la persona che ti molesta o se le tue rimostranze non hanno sortito alcun esito, prova a scrivere una lettera e conservane una copia;
  • Protocollare i fatti: è possibile che tu debba compiere più passi per far cessare le molestie. Perciò, annota sempre ciò che accade: persona/persone che molestano, data, ora, luogo, tipo di molestie (parole, gesti ecc.), cosa hai intrapreso contro le molestie e se ci sono testimoni eventualmente disposti a rilasciare una dichiarazione. Forse non sei l'unica persona ad essere molestata e puoi reagire insieme ad altri;
  • Cercare aiuto: la tua azienda ha una persona di contatto per questi casi? Se non c'è un ufficio interno designato o se non vuoi rivolgerti a questo servizio, puoi ottenere sostegno dal sindacato Syna o da servizi esterni preposti. Per difenderti puoi anche avviare un'azione legale

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