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Opportunità e rischi dell’orario di lavoro annuale

Nella maggior parte dei contratti di lavoro odierni, l'orario di lavoro dei dipendenti è specificato con un numero di ore settimanali. Per i lavori a tempo pieno, di solito si tratta di circa 42 ore. Se in una settimana si lavora più o meno delle 42 ore concordate, ne risulta un deficit o un surplus nella durata del lavoro. L'articolo 324 del Codice delle obbligazioni prevede che il datore di lavoro debba comunque pagare l'intero salario ai dipendenti che non può impiegare a sufficienza a causa di una carenza di ordini. In questo caso il datore di lavoro è in mora e il dipendente non può essere obbligato a recuperare le ore perse. A meno che non sia stato concordato diversamente, le ore di lavoro supplementari devono essere compensate con tempo libero di pari durata o pagate con il salario normale con un supplemento del 25%.

Oggi sono sempre più numerosi gli accordi che prevedono una durata annua del lavoro. Il numero di ore da lavorare all'anno è fisso. Ciò offre al datore di lavoro l'opportunità di impiegare il dipendente in modo più flessibile seguendo le fluttuazioni del lavoro. La durata annua del lavoro può avere anche dei vantaggi per il lavoratore, se gli vengono concessi sufficienti diritti di codeterminazione delle ore di lavoro da prestare. I periodi improduttivi possono essere eliminati e si possono creare migliori opportunità per conciliare famiglia e lavoro.

Tuttavia, la tanto decantata flessibilità può essere ingannevole. Poiché l'orario di lavoro annuale non è regolamentato dalla legge, la tutela legale del lavoratore è limitata. È necessario disporre di norme aggiuntive complete e chiare sulla durata annuale del lavoro. Il contratto deve disciplinare i seguenti punti:

  • la misura in cui il dipendente ha voce in capitolo su quando e quante ore lavorare,
  • la gestione delle ore in eccesso e in difetto a fine anno o al termine del rapporto di lavoro,
  • la gestione delle assenze per ferie o incapacità lavorativa.

I lavoratori possono realmente beneficiare della durata annuale del lavoro solo se godono di diritti di co-determinazione significativi. L'orario di lavoro dei dipendenti dovrebbe essere coordinato e definito sul lungo periodo per permettere una pianificazione lungimirante della propria vita professionale e privata. Per i dipendenti con salario orario, la durata annua del lavoro non è un'opzione, poiché li esporrebbe a notevoli fluttuazioni della retribuzione mensile.

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