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Prestito di personale: il CCL sarà rinnovato per tre anni

Le parti sociali hanno sottoscritto un accordo per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro Prestito di personale (CCL PP) per una durata di tre anni. Le conquiste del CCL in termini di condizioni di lavoro, protezione sociale e retribuzione possono così essere mantenute. Saranno inoltre introdotti aumenti salariali nonché a partire dal 2023 l'applicazione dei salari minimi a tutti i settori attualmente esclusi.

Quale primo CCL per il settore del lavoro temporaneo, il CCL Prestito di personale, istituito nel 2012, rappresenta un traguardo storico. In questo periodo di incertezza sul mercato del lavoro, le parti sociali (swissstaffing, i sindacati Unia e Syna, la Società degli impiegati del commercio e Impiegati Svizzera) hanno ritenuto opportuno garantire il mantenimento di condizioni di lavoro e di esercizio eque per i lavoratori temporanei e le imprese di prestito di personale. Il rinnovo del CCL è un segnale positivo per il settore e per i circa 380'000 dipendenti che ogni anno offrono i loro servizi tramite più di 800 prestatori di personale.

L'accordo tra le parti sociali si articola in tre parti:

Adeguamento dei salari: nel 2022 e nel 2023 i salari minimi subiranno un aumento per due volte consecutive, ossia di 2 x 40 franchi per i lavoratori non qualificati e di 2 x 25 franchi per i lavoratori qualificati. In Ticino il salario minimo per i lavoratori non qualificati sarà aumentato in due tempi: il 1° dicembre 2021 e il 1° dicembre 2022, per un importo totale di 220 franchi al mese. Con questi aumenti consecutivi, il salario minimo in Ticino dovrebbe essere in linea con il salario minimo fissato a livello cantonale.

Niente più eccezioni all'applicazione del salario minimo CCL PP: a decorrere dal 1° gennaio 2023, i salari minimi del CCL PP si applicheranno a tutti i settori e a tutte le aziende, a condizione che tali settori o aziende non siano soggetti a un CCL esteso (DOG) o a un CCL come riportato nell'appendice 1. Pertanto, le eccezioni di cui all'art. 3 cpv. 3 del CCL PP decadranno, rafforzando in modo significativo la protezione dei lavoratori temporanei e accrescendo la sicurezza giuridica. Le parti sociali hanno inoltre convenuto di incoraggiare l'adesione del CCL settoriale e aziendale all'appendice 1, affinché le disposizioni in materia di salari e di orario di lavoro applicate ai lavoratori fissi possano essere applicate anche ai lavoratori temporanei (principio di equità).

Domanda di dichiarazione di obbligatorietà generale (DOG): le parti sociali chiedono alla Segreteria di Stato dell'economia (Seco) che il nuovo CCL venga dichiarato di obbligatorietà generale per un periodo di tre anni a decorrere dal 1° gennaio 2021.


Per informazioni
Mathias Regotz, membro della direzione

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