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Il Contratto nazionale mantello (CNM) giunge a scadenza a fine anno e deve essere rinegoziato. Oltre 17'500 lavoratori edili si sono espressi lo scorso autunno sulle rivendicazioni in vista del nuovo contratto. Dalla votazione è emerso che i lavoratori dell'edilizia chiedono una maggiore protezione della loro salute e vogliono porre fine al furto delle ore nell'ambito del tempo di viaggio e delle intemperie. In occasione dell'odierna conferenza stampa, i sindacati Unia e Syna hanno presentato le rivendicazioni dei lavoratori edili. Le trattative contrattuali con la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) hanno preso avvio il 28 febbraio 2022.

All'odierna conferenza del ramo «Edilizia» del sindacato Syna, oltre una sessantina di soci ha approvato la lista di rivendicazioni in vista delle imminenti trattative per il rinnovo del Contratto nazionale mantello per l'edilizia principale in Svizzera (CNM), che prenderanno il via nel 2022. I soci hanno reagito con irritazione all'eventualità espressa dagli impresari-costruttori di non estendere il CNM dopo la scadenza a fine 2022.

 «Costruisco, perciò decido!» – è lo slogan con cui le collaboratrici e i collaboratori Syna si sono recati sui cantieri svizzeri negli ultimi tre mesi per parlare con gli operai riguardo alle loro condizioni di lavoro e capire quali questioni stanno loro particolarmente a cuore.

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