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Non era mai successo: oggi a Zurigo 1200 elettricisti ed elettriciste, tecnici e tecniche della costruzione da tutta la Svizzera sono scesi in piazza per mandare un chiaro messaggio ai datori di lavoro:‌‌‌‌‌‌ vogliamo più salario, meno pressione e il pensionamento anticipato ora! Soltanto migliori condizioni di lavoro possono risolvere il problema della carenza di manodopera e assicurare la transizione energetica. I datori di lavoro devono agire ora! 

In alcuni rami professionali il 2023 sarà un anno di trattative per il rinnovo dei rispettivi contratti collettivi di lavoro. Per quanto diversi siano i settori, le richieste sono simili: salari adeguati, migliore protezione delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto quelli più anziani, e più giorni di vacanza. Ecco le rivendicazioni in dettaglio:

Dopo quasi tre anni di pandemia, anche quest'anno la situazione economica incerta e la crisi energetica avrebbero potuto compromettere le trattative salariali. I risultati sono stati per lo più inferiori alle aspettative, con un settore sanitario che si riconferma fanalino di coda. Particolarmente soddisfacenti, per contro, i risultati nell'industria dei laterizi, nel ramo delle pulizie e nella costruzione di binari.

La tornata di trattative salariali 2022 ha avuto esiti sfaccettati, con risultati buoni per il commercio al dettaglio, ma appena sufficienti nell'artigianato e nell'industria. Nell'edilizia e nella sanità, invece, la tendenza rimane insoddisfacente. Per Syna è chiaro che nella prossima tornata salariale saranno urgentemente necessari dei miglioramenti.

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