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La discriminazione razziale esiste anche in Svizzera, soprattutto nel mondo del lavoro e dell'istruzione. Syna non accetta che i dipendenti debbano subire trattamenti iniqui e umiliazioni nel mondo del lavoro!

Fino ad oggi nella sua vita Josepina si è presa cura di 14 bambini in totale. All'età di 80 anni, fa ancora i lavori domestici e si occupa dei suoi pronipoti. Nonostante tutto il lavoro che ha svolto nel corso degli anni, con la sua piccola pensione riesce appena a sopravvivere.

Nel febbraio 2019 la Seco ha adeguato le sue indicazioni relative alla legge sul lavoro, precisando anche i termini riguardanti la durata del lavoro. Questo conferma ciò per cui Syna si batte da tempo: cambiarsi d'abito prima e dopo il lavoro va considerato durata del lavoro.

Con una quota femminile inferiore al 10%, negli organi direttivi delle aziende svizzere ancora oggi le donne sono fortemente sottorappresentate! Syna e Travail.Suisse chiedono che siano adottate finalmente misure efficaci per far fronte a questa ineguaglianza tra i sessi negli organi di direzione.

Che i rifugiati debbano poter lavorare, è indiscusso. Un gruppo di lavoro nazionale composto da parti sociali e autorità cantonali dovrebbe formulare raccomandazioni sulle condizioni di lavoro, ma Syna si oppone a una concezione stridente di retribuzione.

Nella giornata odierna, Roland Kessler è il 20 000° lavoratore edile ad andare in pensione anticipata a 60 anni. E oggi entra anche in vigore il nuovo Contratto collettivo di lavoro PEAN, che disciplina il pensionamento a 60 anni. Dopo intense trattative, nel 2018 gli impresari costruttori e i sindacati hanno trovato un'intesa sulle misure di risanamento che garantiranno anche in futuro il pensionamento a 60 anni.

L'Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) festeggia 100 anni. Ma cosa significa per le lavoratrici e i lavoratori? Qual è il ruolo di quest'organizzazione nella tutela delle condizioni di lavoro e dei salari? Nell'anno dell'anniversario, l'attenzione è rivolta alla digitalizzazione e alle sfide che essa pone al lavoro del futuro.

Da molto tempo esigiamo condizioni di lavoro e salari equi sui cantieri. Con la SIAC card, i relativi controlli sui nostri cantieri saranno più semplici ed efficienti. Cosa significa per i dipendenti della costruzione?

Le aziende che non rispettano le condizioni minime di lavoro danneggiano la maggior parte delle imprese che agiscono correttamente e i loro impiegati. A questo scopo le associazioni dei datori di lavoro e dei dipendenti del settore dell'edilizia principale e secondaria hanno fondato l'associazione paritetica Sistema d'informazione alleanza costruzione (SIAC), accessibile online a partire da marzo. Il SIAC rende disponibili per il settore principale della costruzione e quello dell'edilizia secondaria i dati concernenti l'applicazione del CCL su tutto il territorio nazionale. Ciò avviene in maniera centrale e conforme alla protezione dei dati.

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