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Syna sta negoziando il nuovo contratto nazionale mantello per l’edilizia principale (CNM)

#costruiscoperciodecido: le trattative hanno appena preso il via: all'insegna del motto «Insieme, rendiamo il settore più attrattivo!», da lunedì 28 febbraio Syna e Unia rinegozieranno il contratto nazionale mantello (CNM) con i rappresentanti dei datori di lavoro. Ecco una panoramica delle rivendicazioni – e dell'andamento dei colloqui.

29.11.2022 – Gli impresari costruttori e i sindacati raggiungono un accordo
Nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 novembre 2022 le delegazioni negoziali della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori SSIC e dei sindacati Unia e Syna hanno trovato un accordo dopo delle intense trattative. Fanno parte di questo risultato alcune semplificazioni nell'organizzazione dell'orario di lavoro e miglioramenti volti ad aumentare l'attrattività del settore. I salari effettivi verrebbero aumentati di 150 franchi e i salari minimi di 100 franchi a partire dal 1° gennaio 2023. Il nuovo Contratto nazionale mantello verrebbe stipulato per tre anni. L'esito dei negoziati deve ancora essere approvato dagli organi decisionali di entrambe le parti.


25.11.2022 – L'indignazione spinge gli edili in piazza
La prima metà di novembre è stata caratterizzata da proteste a livello nazionale: in relazione alle trattative per il rinnovo del contratto nazionale mantello (CNM), le lavoratrici e i lavoratori edili sono scesi in piazza in molte regioni del Paese.


11.11.2022 – La protesta dei lavoratori edili raggiunge la sede principale della Società degli impresari costruttori a Zurigo
L'ondata di proteste dei lavoratori edili nel quadro delle trattative per il rinnovo del Contratto nazionale mantello ha raggiunto oggi, nella sua ultima tappa, la sede principale della Società svizzera degli impresari costruttori a Zurigo. Dal 17 ottobre, 15 000 lavoratori edili, di cui 1500 alla manifestazione di Zurigo, sono scesi in piazza in tutta la Svizzera per protestare contro le irragionevoli richieste degli impresari costruttori, che vogliono imporre giornate lavorative di 12 ore e settimane di 58 ore. Queste richieste sono un attacco alla salute e alla vita privata e familiare dei lavoratori edili. E gli edili si difendono organizzando giornate di protesta.


8.11.2022 – 7000 edili manifestano a Losanna per i propri diritti
Dopo le mobilitazioni di successo di ieri in cinque città, gli edili si sono riuniti a Losanna da tutta la Romandia per manifestare insieme. Erano 7000 e hanno protestato contro i tentativi della Società svizzera degli impresari costruttori di intaccare le loro condizioni di lavoro. Venerdì l'ondata di proteste proseguirà presso la sede della Società svizzera degli impresari costruttori. Il messaggio è chiaro: gli impresari costruttori devono dare ascolto agli edili.


7.11.2022 – La protesta degli edili raggiunge la Svizzera francese
Continuano le proteste a livello nazionale dei lavoratori edili nell'ambito della rinegoziazione del Contratto nazionale mantello (CNM). Oggi, 7 novembre, i lavoratori edili hanno protestato nella Svizzera francese. In totale, oltre 7000 lavoratori edili hanno interrotto il lavoro e organizzato manifestazioni di protesta nelle cinque città di Delémont, Losanna, Ginevra, La-Chaux-de-Fonds e Friburgo. Si stanno difendendo dalle richieste assurde degli impresari costruttori che vogliono giornate lavorative di 12 ore e settimane di 58 ore. Gli edili non sono disposti a pagare con la propria salute e la propria vita privata per le colpe degli impresari costruttori.  


1.11.2022 – La protesta degli edili raggiunge Basilea
Continuano le proteste a livello nazionale dei lavoratori edili nell'ambito della rinegoziazione del Contratto nazionale mantello (CNM). Oggi, 1° novembre, i cantieri della Svizzera nord-occidentale sono fermi. Più di 1000 operai edili hanno incrociato le braccia e si sono riuniti a Basilea per una manifestazione di protesta. Si stanno difendendo dalle richieste assurde degli impresari costruttori che vogliono giornate lavorative di 12 ore e settimane di 58 ore. Gli edili non sono disposti a pagare con la propria salute e la propria vita privata per le colpe degli impresari costruttori.


25.10.2022 – Sindacati e lavoratori si attengono alle previste giornate di protesta
Per la Società Svizzera Impresari-Costruttori, le due preannunciate giornate di protesta di Ginevra si spingono troppo oltre. Come riportato da diversi media all'inizio della settimana, la SSIC ha quindi presentato denuncia al Cantone di Ginevra per violazione della pace del lavoro. «Tutta aria fritta! Per partecipare alle proteste gli edili compensano delle ore supplementari o fruiscono di un giorno di ferie», spiega Johann Tscherrig, responsabile della politica degli interessi e dei contratti del sindacato Syna. 

In ogni caso, ciò non influisce sulle giornate di protesta nelle altre città, come quella dell'11 novembre a Zurigo. «Finora non si è voluti entrare nel merito delle nostre rivendicazioni», spiega Tscherrig, «però i datori di lavoro continuano a chiedere, fra le altre cose, un'ulteriore flessibilizzazione degli orari di lavoro!» Per difendersi, i lavoratori porteranno in piazza i loro interessi, proprio come previsto. Partecipa anche tu! Per tutte le informazioni, contatta il tuo segretariato regionale: syna.ch/it/regioni 




Martedi 29.3.2022 - 29 marzo, presso la sede Unia di Zurigo, si è svolto il secondo dei sette round di trattative previsti per il rinnovo del Contratto nazionale mantello per l'edilizia principale in Svizzera (CNM). Al secondo incontro negoziale gli impresari costruttori hanno confermato la via imboccata.


Lunedi 28.3.2022 - Il responsabile alle trattative per il sindacato Syna è Johann Tscherrig, segretario centrale di comprovata esperienza negoziale, il quale conosce bene gli argomenti più salienti. Nel primo round di negoziati del 28 febbraio 2022, gli impresari costruttori hanno preso atto delle richieste dei sindacati, ma senza entrarvi nel merito o presentare a loro volta delle richieste concrete – che dovranno ora seguire nella seconda tornata: alle rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori andranno chiaramente replicate delle richieste da parte dei datori di lavoro. Per Tscherrig è indubbiamente chiaro che «i cambiamenti non devono avvenire unilateralmente a spese dei dipendenti; gli edili lavorano duramente e non li accetterebbero mai». Alla luce di un clima del genere, siamo curiosi di conoscere il risultato.

Nel contempo, è già iniziato il conto alla rovescia per la grande manifestazione nazionale degli edili prevista per sabato 25 giugno a Zurigo. Ulteriori informazioni sulle richieste di Syna e Unia in relazione a #costruiscoperciodecido: syna.ch/it/edilizia-principale


Lunedì 28.2.2022 – Il CNM regola le condizioni di lavoro nell'edilizia principale in Svizzera. Garantisce un salario minimo, un orario di lavoro medio di 40,5 ore, cinque anziché quattro settimane di vacanza, il versamento del salario in caso di malattia, il finanziamento della formazione continua, il pensionamento flessibile (FAR/PEAN).

Il CNM scadrà alla fine del 2022 e deve quindi essere rinegoziato dai sindacati. Questo ci dà l'opportunità di contrattare condizioni migliori e di fare qualcosa contro lo stress e la pressione crescente sui cantieri.

Bisogna agire con urgenza: l'industria delle costruzioni sta perdendo un muratore su due e negli ultimi anni il numero di apprendisti si è dimezzato.

Lunedì 28 febbraio alle 9.00 prenderà il via la prima tornata di trattative con rappresentanti dell'edilizia principale.

I nostri richieste

Metteremo sul tavolo le seguenti richieste, che i nostri soci hanno adottato alla conferenza Syna del ramo tenutasi lo scorso 20 novembre:

  • retribuzione integrale del tempo di viaggio dal luogo di lavoro contrattuale ai cantieri
  • protezione dei lavoratori più anziani: migliori indennità di buonuscita e termini di disdetta più lunghi
  • vestiario professionale pagato dal datore di lavoro (determinato numero di capi d'abbigliamento o forfait)
  • regole chiare per l'interruzione del lavoro in caso di condizioni meteo rischiose (canicola, intemperie)
  • migliori condizioni igieniche
Altre rivendicazioni:
  • alloggi (locali sanitari inclusi) riscaldabili e climatizzabili
  • calendario delle ore di lavoro valido e vincolante per l'intero anno, abrogazione della possibilità di modificarlo a posteriori
  • riduzione della durata del lavoro
  • più vacanze
  • pause rimunerate
  • aumento dei rimborsi spese (indennità pranzo e spese per l'uso del veicolo proprio)
  • supplementi maggiori per straordinari e lavoro a turni
  • limitazione del lavoro temporaneo sui cantieri
  • salari minimi per gli apprendisti
  • deposito di una cauzione per le imprese ediliregole chiare sul trattamento dei dati personali
  • valutazione di un'assicurazione settoriale di indennità giornaliera per malattia
  • formazione continua rimunerata per i rappresentanti sindacali
  • attuazione del congedo di paternità alla nascita di un figlio: 10 giorni al 100% (differenza rispetto alle IPG assunta dal datore di lavoro)



Seguono aggiornamenti…

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