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Alberghiera e ristorazione: senza impiego quasi dall’oggi al domani

Le condizioni di lavoro nel settore dell'ospitalità si stanno deteriorando a un ritmo allarmante: a causa della situazione di incertezza riguardo alla prossima stagione invernale, i datori di lavoro stanno scaricando il rischio imprenditoriale sui dipendenti, che devono temere di venire licenziati con appena una settimana di preavviso. Il sindacato Syna invita i politici e le autorità ad agire rapidamente.

Le misure ufficiali necessarie per contenere il coronavirus renderanno ancora più precarie le già difficili condizioni di lavoro nell'industria alberghiera e della ristorazione. Le temute chiusure temporanee e le restrizioni imprevedibili nel settore stanno avendo ripercussioni allarmanti sui contratti di lavoro: i datori di lavoro sfruttano le lacune legislative e usano giochetti sleali per trasferire ai dipendenti il rischio finanziario.

A piedi nel giro di una settimana
Ciò riguarda in particolare i contratti stagionali per il prossimo inverno attualmente in fase di stipulazione. Al momento, però, non è ancora chiaro quali misure di protezione dal coronavirus saranno applicate durante l'inverno nelle varie regioni. E così i datori di lavoro stanno trasferendo i loro timori sulle spalle dei dipendenti stipulando periodi di prova di tre mesi – per una stagione che ne dura appena quattro! Si tratta di una procedura estremamente grave, poiché durante il periodo di prova il rapporto di lavoro può essere risolto con un termine di preavviso di soli sette giorni. Se l'impresa si ritrova dinanzi a un afflusso ridotto di ospiti o addirittura a una chiusura, il personale può essere lasciato a piedi nel giro di una settimana.

Grado d'occupazione ignoto
Inoltre, i contratti vengono generalmente stipulati senza specificare il grado d'occupazione, che viene concordato solo a voce. Così, però, i dipendenti subiscono forti fluttuazioni di reddito, fino alla perdita completa del salario. Il problema sta nella forma scritta: l'obbligo legale di continuare a percepire il salario non può essere rivendicato senza prove scritte.

Syna invita i politici ad agire
Syna invita i politici e le autorità ad agire rapidamente: la crescente precarizzazione delle condizioni di lavoro nell'industria alberghiera e della ristorazione va fermata. È necessario creare un ambiente economico sicuro per la prossima stagione invernale. È imperativo evitare la chiusura degli esercizi quest'inverno e i posti di lavoro devono essere salvaguardati con misure di protezione incisive e uniformi. I ristoranti dovrebbero poter offrire anche in inverno più posti a sedere all'aperto, come già accordato con sempre maggior frequenza in estate, ricorrendo a tende, funghi riscaldanti ecc.

Syna richiama i datori di lavoro al proprio dovere
Dal canto loro, i datori di lavoro non devono scaricare il rischio imprenditoriale sui dipendenti e sono esortati a non utilizzare scappatoie e trucchetti legali nei contratti di lavoro stipulati con il personale. Perché significa giocare con il reddito – peraltro già esiguo – delle loro lavoratrici e dei loro lavoratori.


Per informazioni
Claudia Stöckli, segretaria centrale per l'industria alberghiera e della ristorazione

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