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Anche nei prossimi mesi di gennaio e febbraio si terranno in Spagna e Portogallo i popolarissimi corsi di edilizia all'estero. Iscriviti subito!
Per contrastare i raggi solari, la Suva ha sviluppato una protezione per la nuca che verrà utilizzata a partire dal 2020. La protezione verrà presentata quest'estate; Syna sta girando il Paese armata dell'ultimo modello.
Nella giornata odierna, Roland Kessler è il 20 000° lavoratore edile ad andare in pensione anticipata a 60 anni. E oggi entra anche in vigore il nuovo Contratto collettivo di lavoro PEAN, che disciplina il pensionamento a 60 anni. Dopo intense trattative, nel 2018 gli impresari costruttori e i sindacati hanno trovato un'intesa sulle misure di risanamento che garantiranno anche in futuro il pensionamento a 60 anni.
Ora si fa sul serio: gli edili si battono con coraggio per salari migliori e in difesa del pensionamento a 60 anni – anche attraverso azioni di protesta sui cantieri. Guido Schluep riferisce dal fronte.
Il settore edilizio prospera, eppure i lavoratori edili non ricevono aumenti da ormai 4 anni. Anzi: il loro potere d'acquisto si sta progressivamente consumando, eroso soprattutto dai continui aumenti dei premi di casse malati. È giunto il momento di riconoscere un aumento salariale generalizzato di almeno 150 franchi.
Il 9 agosto, in risposta alle nostre rivendicazioni la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) ci ha sottoposto un pacchetto globale sul quale rifiuta qualsiasi ulteriore trattativa. Peccato che il pacchetto contenga anche nuove richieste per noi decisamente inaccettabili!
I lavoratori della costruzione stradale devono indossare anche pantaloni lunghi in estate. Il regolamento innesca accese discussioni.
Edilizia principale: nel mese di marzo sono iniziate le trattative per il nuovo contratto nazionale mantello 2019. Purtroppo i negoziati sono stati finora deludenti: la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) non intende entrare nel merito delle nostre proposte, ma resta ancora del tempo per trovare un'intesa.
I lavoratori edili sono furibondi. Da tre anni non ricevono nessun aumento, nonostante siano costretti a svolgere una mole di lavoro crescente in periodi di tempo sempre più concentrati. Ma ora stanno dando un segnale chiaro: il 21 ottobre erano in più di 5500 a sfilare con le loro famiglie per le vie di Olten e Losanna per chiedere aumenti salariali.