In primavera la commessa, il postino, l'assistente di cura e il personale di pulizia hanno ricevuto i nostri applausi, ma non basta: per loro chiediamo rimunerazioni migliori. Già: i salari possono e devono aumentare anche in tempi di coronavirus!
Aumentare i redditi bassi
La carenza di personale di cura qualificato è ormai cronica e un miglioramento non è minimamente in vista, ben al contrario. Nella vendita al dettaglio i salari seguono da anni un andamento insoddisfacente. Molti impiegati e impiegate del commercio al dettaglio sono di fatto dei «working poor» e con quello che guadagnano riescono a stento a sfamare la famiglia. Entrambi i settori possono e devono prendere urgentemente contromisure attraverso significativi aumenti salariali.
Chiediamo pertanto:
- nel settore sanitario, aumenti significativi per i salari inferiori a 5500 franchi (ad esempio per gli assistenti di cura)
- nel commercio al dettaglio, almeno 4000 franchi per i dipendenti non qualificati e più di 4500 franchi per i dipendenti con certificato di capacità
Il coronavirus come pretesto?
Chiediamo pertanto:
- 80 franchi di aumento generalizzato nell'edilizia principale
- tra lo 0,5 e l'1,5 per cento o tra 30 e 80 franchi di aumento generalizzato nella costruzione specializzata, a seconda della situazione
Una profonda lacuna da colmare
Chiediamo pertanto:
- tra lo 0,5 e l'1,5% in più in busta paga nell'industria, in base alla situazione dell'impresa
Assicurare il reddito e l'occupazione
E poi ci sono rami professionali che soffrono in maniera particolare delle conseguenze economiche del coronavirus. I servizi alla persona sono tra questi, ma anche il turismo urbano e l'industria degli eventi. E pure le aziende che esportano in Paesi ancor più colpiti dalla crisi globale. Qui Syna è aperta a soluzioni in grado di garantire l'occupazione e quindi il reddito per tutti – in trattative tra partner sociali condotte su un piano di parità!
Tutte le informazioni sulla tornata salariale del 2021: www.syna.ch/it/lavoro/salari