Dal 1890, il 1° maggio viene celebrato in tutto il mondo come giorno di commemorazione della lotta del movimento operaio per un'esistenza e un lavoro dignitosi. E questa lotta è più attuale che mai: numerose persone lavorano ancora in condizioni precarie e per salari al limite della sopravvivenza. Syna si adopera per migliorare le loro condizioni. Questo 1° maggio gli occhi sono puntati anche sulla situazione dei rifugiati ucraini. L'impegno di Syna è volto anche alla loro rapida integrazione nel mercato del lavoro locale.
La maratona di voto del 27 settembre è alle porte. Per i circa 30 000 soci Syna con radici straniere, la posta in gioco è alta. Si tratta niente di meno che della sicurezza di dimora per loro e per le loro famiglie e della coesione sociale del Paese.
A Berna nasce un comitato contro l'iniziativa dell'UDC volta ad abolire la libera circolazione. Il comitato, che raccoglie numerose organizzazioni italiane con sede in Svizzera, si impegnerà contro la discriminazione e per la mobilitazione dei doppi cittadini e delle persone con origini migratorie.
Razzismo sul luogo di lavoro? Purtroppo non è così raro. In un workshop i nostri segretari e segretarie regionali si sono chinati sulla questione per trovare il modo migliore di aiutare i soci afflitti da questo fenomeno.
La conferenza annuale della commissione nazionale della migrazione del 23 novembre scorso si è chinata sulle inefficienze relative alla parità di prospettive nella politica e nel partenariato sociale, individuando però anche delle lacune in seno al sindacato.
Sull'iniziativa popolare federale lanciata dall'UDC «Per un'immigrazione moderata» («Iniziativa per la limitazione») si voterà, probabilmente, nella prima metà del 2020. Per Syna una cosa è chiara: questa ennesima iniziativa xenofoba fallisce completamente lo spirito del tempo.
Dai dati più recenti dello studio dell'UST «Convivenza in Svizzera» emerge che le migranti e i migranti sono i più esposti a discriminazioni sul luogo di lavoro, dove difficilmente riescono a difendersi…
Il 24 novembre la commissione della migrazione ha lanciato un invito alla sua conferenza nazionale, che non solo ha offerto nutrite informazioni sulle attività della commissione e proposto un interessante intervento dello storico Francesco Garufo, con successivo dibattito, ma è stata pure l'occasione per allacciare contatti con compatrioti di altre regioni.