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La Federazione svizzera dei sordi è un'organizzazione mantello attiva a livello nazionale che dal 1946 si impegna per i diritti delle persone con problemi d'udito. In tutta la Svizzera sono circa un milione le persone con una disabilità uditiva, di cui circa 10 000 sono sorde. Molti risultati sono già stati conseguiti, soprattutto dagli anni '80, tuttavia resta ancora molto da fare per raggiungere l'effettiva parità di diritti per le persone sorde e deboli di udito.

Il prossimo anno prenderanno avvio le trattative per il rinnovo del Contratto collettivo di lavoro dell'industria metalmeccanica ed elettrica (CCL MEM). I sindacati Syna e Unia hanno approvato un catalogo di rivendicazioni comuni fondato su due sondaggi condotti presso i dipendenti e le commissioni del personale. In particolare chiedono miglioramenti in materia di salari, compensazione del rincaro e protezione contro i licenziamenti.

Oggi i lavoratori edili delegati dei sindacati Syna e Unia hanno approvato il risultato delle trattative per il nuovo Contratto nazionale mantello per l'Edilizia principale (CNM), durante le rispettive conferenze professionali dell'Edilizia tenutesi rispettivamente a Berna (Unia: 150 delegati) e a Olten (Syna: 55 delegati). Dopo nove tornate di trattative e una dura contrapposizione, nella notte tra il 28 e il 29 novembre le delegazioni alle trattative dei sindacati e della Società degli impresari costruttori hanno trovato un'intesa.

Nella notte tra lunedì 28 e martedì 29 novembre 2022 le delegazioni negoziali della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori SSIC e dei sindacati Unia e Syna hanno trovato un accordo dopo delle intense trattative. Fanno parte di questo risultato alcune semplificazioni nell'organizzazione dell'orario di lavoro e miglioramenti volti ad aumentare l'attrattività del settore. I salari effettivi verrebbero aumentati di 150 franchi e i salari minimi di 100 franchi a partire dal 1° gennaio 2023. Il nuovo Contratto nazionale mantello verrebbe stipulato per tre anni. L'esito dei negoziati deve ancora essere approvato dagli organi decisionali di entrambe le parti.  

Attuare cinque misure immediate: lo hanno rivendicato oggi 700 addette e addetti alle cure con un'azione simbolica sulla Piazza federale a Berna. A un anno dall'approvazione dell'iniziativa sulle cure, più di 300 addetti del settore abbandonano ogni mese la professione. Questo accentua la crisi del sistema sanitario e così non è più possibile garantire una buona assistenza. Con l'azione del personale, ASI, Unia, VPOD e Syna rivolgono un appello a Confederazione, Cantoni e datori di lavoro affinché smettano di passarsi la patata bollente e agiscano senza indugi.

Le persone dipendono dalle cure e i curanti dipendono da buone condizioni di impiego. Sarebbe davvero così semplice! Ognuno di noi può trovarsi all'improvviso nella situazione di avere bisogno di assistenza e cure mediche e, ovviamente, vorrebbe che queste prestazioni fossero fornite da personale soddisfatto. Ecco perché occorrono buone condizioni di lavoro.

Negli ultimi quattro decenni non si è mai visto un deterioramento tanto rapido della situazione finanziaria delle famiglie svizzere come quest'anno. I salari reali si stanno contraendo come mai negli ultimi trentacinque anni, nonostante la crescita economica e la bassa disoccupazione. È tempo di concedere aumenti sostanziali a tutti i lavoratori e le lavoratrici.

In passato, al termine della scuola dell'obbligo i giovani dovevano prendere una decisione definitiva sul loro futuro professionale e spesso trascorrevano l'intera vita attiva nella professione appresa, fino al pensionamento. Oggi le cose sono fortunatamente cambiate: a prescindere dalla scelta operata a 15 anni, è sempre possibile riorientarsi nel corso della carriera scolastica o professionale e perfezionarsi vita natural durante.