Il coronavirus ha messo a soqquadro l'intera economia. Che ne è del tuo lavoro, del tuo stipendio e delle tue condizioni d'impiego? Hai problemi sul lavoro? Syna risponde alle tue domande ed è sempre al tuo fianco.
Una categoria di lavoratori ancora più indispensabile del solito nell'attuale crisi da coronavirus è quella dei numerosi pendolari transfrontalieri. È tempo di ringraziare anche loro.
I Partner sociali dell'industria grafica - viscom, syndicom e Syna - accolgono con favore le misure finora adottate dal Consiglio federale atte a sostenere le imprese e a garantire posti di lavoro in questa crisi legata al Coronavirus. Tuttavia, dovranno seguire ulteriori misure, perché purtroppo questa situazione non si risolverà dall'oggi al domani e noi, in quanto parti sociali, dobbiamo restare vigili.
Devi rimanere in quarantena e quindi non puoi recarti al lavoro? potresti avere diritto all'indennità per perdita di guadagno. Ecco le condizioni per ottenerla.
Devo rimanere a casa per accudire i figli. Riceverò comunque lo stipendio pur non potendomi recare al lavoro?
Con grande rammarico del sindacato Syna, il Consiglio federale ha ribadito la sua decisione di sospendere le disposizioni della legge sul lavoro relative alla durata del lavoro e del riposo per il personale ospedaliero. Occorre sicuramente affrontare l'emergenza che attanaglia il settore sanitario, ma non a scapito della salute dei dipendenti. Lo stesso vale per il settore della vendita.
Che sia in cantiere, in azienda o in officina, il tuo datore di lavoro deve proteggere la tua salute! Ti diremo quali misure deve attuare.
Travail.Suisse sostiene il Consiglio federale nei suoi sforzi per preservare l'esercizio del maggior numero possibile di settori dell'economia svizzera. Con l'ulteriore agevolazione del lavoro ridotto, le aziende sono esortate ad avvalersi di questo strumento ed evitare licenziamenti. Rimane, invece, ancora poco chiara la protezione della salute sul lavoro, che va ulteriormente precisata.
L'avete notato? Infermiere, commesse, operatrici della prima infanzia… Anche nella crisi da coronavirus, sono ancora una volta soprattutto le donne ad essere in prima linea.